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Venerdì 29 marzo 2024

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Borgo, per il 2023 invariate tasse e tariffe comunali

Il consiglio approva il bilancio, voto contrario del gruppo “Borgo per tutti”

La Guida - Borgo, per il 2023 invariate tasse e tariffe comunali

Borgo San Dalmazzo – Nessun aumento di tasse e tariffe comunali, nel 2023, per i cittadini di Borgo. È quanto prevede il bilancio di previsione approvato dal consiglio comunale ieri sera (mercoledì 21 dicembre).

Restano invariati i servizi a domanda individuale (palestre, impianti sportivi, scuolabus, mense scolastiche…). Confermate le aliquote Imu: 1,01% per le seconde case, 0,80 per le abitazioni affittate a canone concordato, 1,01 per negozi e uffici, 1,01 per le aree fabbricabili, 0,76 per i terreni agricoli. Non viene toccata neppure l’addizionale Irpef, fissata allo 0,7% con esenzione per i redditi fino a 11.000 euro.

Il bilancio comunale pareggia a quota 16 milioni 680 mila euro. Tra i dati richiamati dall’assessore al Bilancio Clelia Imberti spicca quello relativo al gettito Imu: cittadini e imprese di Borgo verseranno nel 2023 4 milioni 647mila euro per quella che è chiamata Imposta Municipale, ma nelle casse del Comune ne resteranno solo 2 milioni 511mila (il 55%), il resto verrà introitato, a vario titolo, dallo Stato. Un’anomalia che ogni anno viene sottolineata dagli amministratori di Borgo.

Fari puntati anche sui costi che il Comune deve affrontare per il pagamento delle bollette di luce e gas: il 2022 ha fatto segnare un rincaro del 64% rispetto ai 12 mesi precedenti, arrivando a superare gli 800.000 euro. Minimo l’aiuto da parte dello Stato, che si ferma a 165.000 euro.

“Se il bilancio fosse fatto da tecnici – ha commentato la sindaca Roberta Robbione – avrebbero introdotto immediatamente degli aumenti della tassazione. Siamo riusciti a evitarli, ma toccherà a noi amministratori essere attenti e ligi per monitorare ogni giorno le voci di spesa”.

Voto contrario da parte del gruppo di minoranza “Borgo per tutti”. “La legge – ha spiegato il capogruppo Pierpaolo Varrone – esige che il bilancio abbia alcuni requisiti essenziali: chiarezza, veridicità, attendibilità. Tutte cose che non ci sono”. Varrone ha evidenziato incongruenze tra le varie tabelle, ripetizioni, cifre non chiare, riferimenti al periodo 2021/23, arrivando a chiedere la sospensione della seduta. “Il bilancio è corretto – ha ribattuto la sindaca -, anche se ci sono alcuni refusi. Ha avuto l’approvazione anche del Revisore del Conto”.

“Il dato essenziale – ha poi commentato la prima cittadina – è che non ci sono aumenti, perché capiamo il momento contingente e vogliamo andare incontro alla situazione difficile di imprese e famiglie. È un bilancio sano, frutto dell’oculatezza dimostrata da tutte le amministrazioni che si sono succedute alla guida della città”.

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