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Venerdì 26 aprile 2024

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“L’Europa è nata in pellegrinaggio a Compostela”

Come la scoperta del sepolcro dell’apostolo Giacomo è diventata simbolo di unione e fratellanza per più di mille anni.

La Guida - “L’Europa è nata in pellegrinaggio a Compostela”

Cuneo – “L’Europa è nata in pellegrinaggio a Compostela”, recita una scritta incisa a terra nel centro di Santiago, lungo la strada che da secoli porta i pellegrini di fronte alla cattedrale della città. Santiago di Compostela, che si trova in Galizia, regione nel nord della Spagna, è infatti il terzo centro più importante per la religione cristiana, dopo Roma e Gerusalemme. Dal medioevo a oggi, milioni di pellegrini, una volta provenienti principalmente dall’Europa, oggi invece da tutto il mondo, hanno percorso il cammino verso la Galizia e verso la cattedrale, diventata un simbolo di unità e fratellanza non soltanto per la comunità cattolica, ma tutti coloro che credono in questi valori. La storia del pellegrinaggio verso Santiago inizia nel 813, quando il pastore ed eremita Pelayo vede in sogno l’apostolo Giacomo, che lo esorta a riportare alla luce il suo sepolcro. Una volta ritrovate le spoglie di un uomo morto per decapitazione, esattamente come San Giacomo, il re di Spagna Alfonso II El Casto fa costruire una chiesa sopra il sepolcro. Iniziano così i pellegrinaggi da tutta Europa. San Giacomo, patrono di Spagna, diventa inoltre il simbolo della difesa della cristianità contro gli invasori arabi, che avevano all’epoca conquistato tutta la penisola Iberica.

Naturalmente al giorno d’oggi il pellegrinaggio verso Santiago ha perso questo suo lato violento ed è diventato un’occasione di incontro e condivisione tra pellegrini di qualsiasi religione, credo ed etnia. Il pellegrinaggio moderno è relativamente “giovane”: infatti, dopo la fine del medioevo, il percorso compostelano è stato come dimenticato. Soltanto nel 1984 il prete Elias Valina, parroco di un paesino in Galizia, ha ripercorso tutto il cammino e ha riaperto la strada ai pellegrinaggi. A lui si devono le famose frecce gialle, che porteranno il pellegrino alla cattedrale senza il bisogno di consultare mappe o il navigatore GPS. Nel 2010, l’uscita del film “The Way”, diretto da Emilio Estevez, ha fatto esplodere la popolarità del pellegrinaggio, soprattutto negli Stati Uniti d’America. Basti pensare che nel 2017 più di 300.000 pellegrini hanno ritirato la Compostela, il documento
ufficiale che certifica l’avvenuto pellegrinaggio. Purtroppo, la pandemia di Covid-19 ha impattato fortemente il Cammino: molti ostelli sono stati costretti a chiudere, temporaneamente o definitivamente, e il numero di pellegrini è decisamente calato. Per arrivare a Santiago di Compostela si possono prendere differenti percorsi. Il più conosciuto è il Cammino Francese, quasi ottocento chilometri da Saint-Jean-Pied-De-Port, ai piedi dei Pirenei, alla cattedrale. Il percorso non è particolarmente difficile, se non per la prima tappa. Per iniziare il pellegrinaggio basta uno zaino, tre cambi di vestiti e la voglia iniziare a camminare. Il Cammino, però, è molto di più, soprattutto a livello emozionale. Perché, parafrasando una nota canzone del pellegrinaggio, quando la voce di Compostela chiama è impossibile resistervi.

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