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Giovedì 25 aprile 2024

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La Regione taglia il 50% degli stipendi agli infermieri

Nella busta paga degli infermieri salta la metà degli incentivi e di altri riconoscimenti economici previsti dall'accordo

La Guida - La Regione taglia il 50% degli stipendi agli infermieri

 Cuneo – La Regione taglia del 50% gli stipendi a infermieri e professionisti della sanità del Piemonte Salta la metà degli incentivi e di altri riconoscimenti economici previsti dall’accordo con il sindacato che annuncia lo stato di mobilitazione: “Una palese violazione degli accordi sottoscritti, la Regione ponga subito rimedio a questa ingiustizia”.

I fondi regionali per pagare il saldo incentivi straordinari -non sono stati erogati dalla Regione al 100%, ma solo al 50% di quello che le aziende sanitarie avevano prospettato e chiesto secondo i calcoli sul personale (compreso quello aggiuntivo arrivato per le necessità covid) che la stessa Regione aveva richiesto. Questo, pare, a causa di alcune ragioni tecniche”.

“Un fatto gravissimo e inaccettabile, – spiegano al sindacato Nursing Up – perché non finanziare al 100% il saldo degli incentivi straordinari significa di fatto tagliare gli stipendi ai lavoratori, non dare loro ciò che hanno tutto il diritto di avere. Tanto più che il saldo delle indennità accessorie era parte integrante dell’accordo sulle stabilizzazioni dei precari, siglato in Regione a inizio giugno. Dichiariamo sin da subito lo stato di mobilitazione per protesta contro questa assurda situazione, ribadendo in modo chiaro e netto alla Regione che gli accordi sottoscritti vanno onorati e messi in atto senza modifiche. Quanto sta accadendo viola in modo palese le norme della contrattazione”.

“La Regione – spuega il segretario regionale Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri  – ha spremuto il personale sanitario fino all’osso, ha chiesto alle Asl di occuparli in tamponi, tracciamento, ricoveri covid, campagna vaccinale e tutto quanto necessario per la gestione della pandemia, il tutto sommato alle normali attività che già compongono l’intenso lavoro all’interno delle varie realtà sanitarie. E il personale sanitario non si è mai tirato indietro, saltando turni riposo, lavorando anche in condizioni difficilissime e senza Dpi, ammalandosi e mettendo a rischio la propria salute e quella dei famigliari. Sempre facendo il proprio dovere. E oggi, quando questo stesso personale sanitario, i famosi ‘eroi’, dovrebbe ricevere ciò che spetta loro di diritto, in termini di stipendio e riconoscimento di incentivi straordinari e salario accessorio, si trova invece a vedersi la busta paga ingiustamente alleggerita”.

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