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Venerdì 26 aprile 2024

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È morto Aldo Balocco, re del panettone

91 anni, presidente onorario della Balocco Spa, storica azienda dolciaria da lui portata a essere una delle realtà industriali più conosciute d'Italia

La Guida - È morto Aldo Balocco, re del panettone
Aldo Balocco

Aldo Balocco

Fossano – È mancato questa mattina, sabato 2 luglio, alle 0.35, il cavaliere del lavoro Aldo Balocco, 91 anni, presidente onorario della Balocco Spa, storica azienda dolciaria da lui portata a essere una delle realtà industriali più conosciute, moderne e solide del Paese.
Nato a Fossano nel 1930, rimasto orfano di madre dopo appena una settimana di vita, viene cresciuto dalle sorelle della mamma, Lucia Cussino, nella vicina Genola. A nove anni torna a Fossano a casa del padre, Francesco Antonio Balocco, proprio sopra la pasticceria da lui fondata nel 1927. Con l’8 settembre del 1943 padre e figlio sono costretti a scappare a Dogliani. Dopo la conclusione della guerra, Aldo si separa nuovamente dal padre, trasferendosi a Cuneo per completare gli studi superiori
Nel 1949, terminati gli studi, Aldo Balocco ritorna a Fossano e rivela a suo padre il suo sogno: “Dobbiamo insistere sulla pasticceria secca e cominciare a produrre dolci da vendere all’ingrosso”. Dal primo stabilimento, distribuito su quattro piani, intorno ad un cortile centrale da cui si accede attraverso un grande portone di legno, con 30 addetti, parte la rivoluzione dei Balocco. Latte piene di dolci sono destinate ai grossisti di tutta Italia e nella fabbrica di via San Bernardo, l’embrione della futura Balocco, vengono installati i primi forni a carrello estraibile per panettoni, che venivano consumati appena fatti.
Ma per poter spingere i panettoni della Balocco oltre i confini di Fossano e della provincia, occorreva superare l’ostacolo della loro conservazione. Nel 1955 Aldo Balocco decide di assumere un giovane lombardo, sfollato a Cuneo negli anni della guerra, che aveva lavorato a Milano alla Motta e all’Alemagna, all’epoca due colossi dell’industria dolciaria: Ermanno Crespi introduce a Fossano la tecnologia della “lievitazione naturale”.
I due immaginano e progettano un panettone del tutto nuovo: alto come quello milanese, ma glassato come quello basso piemontese. In più ricoperto di mandorle tostate e granella di zucchero. Un mix di Lombardia e Piemonte che sedurrà i palati di tutta Italia. Aldo ne azzecca subito anche il nome: nasce il Mandorlato Balocco, un panettone che diventerà ambasciatore in tutto il mondo dell’azienda di Fossano.
Nel 1961 Aldo sposa, Anna Ferrero e a metà degli anni Sessanta nascono Alessandra ed Alberto.
Nel 1970 la Balocco si sposta nella nuova sede di via Santa Lucia, sempre a Fossano: 20.000 metri quadrati contro i 5.000 del precedente stabilimento. Arrivano nuovi e più moderni macchinari e sotto la guida di Aldo l’azienda macina successo dopo successo. A metà anni Settanta arriva la pubblicità in televisione e i panettoni della Balocco entrano nelle case di tutti gli italiani. Nel 1990 Alessandra e Alberto entrano in azienda e affiancano il padre nella gestione della stessa e danno il via all’ingresso dell’azienda nel mercato della prima colazione.
Nel giugno del 2010, al Quirinale, Aldo Balocco viene proclamato Cavaliere del lavoro, dall’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
Oggi la Balocco dispone di oltre 75.000 mq coperti, con dieci impianti di produzione per biscotti da prima colazione, lievitati da ricorrenza e wafer. Negli ultimi dieci anni ha sostenuto investimenti tecnologici per oltre 100 milioni di euro. Sviluppa un giro d’affari di 200 milioni di euro, con 500 addetti, ed esporta in oltre 70 Paesi nel mondo.

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