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Venerdì 19 aprile 2024

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Per amministrare servono testa e cuore

Patrizia Manassero, 62 anni, si candida ad essere il primo sindaco donna alla guida della città

La Guida - Per amministrare servono testa e cuore

Patrizia Manassero, 62 anni, di Madonna dell’Olmo, impiegata bancaria, è la vice sindaca uscente della giunta Borgna. Entrata in consiglio comunale per i Democratici di Sinistra Cuneo Viva nel 2002 in sostituzione di Mauro Mantelli assessore. È stata vice presidente del consiglio. Nel 2007 diventa assessora al Bilancio, tributi, patrimonio, quartieri e frazioni per l’Ulivo nella giunta Valmaggia. Dal 2009 al 2012 è anche consigliera provinciale per il Pd. Nel 2012 è consigliera comunale nel Pd nella minoranza guidata da Gigi Garelli ma a marzo del 2013 si dimette perché eletta per il Pd al Senato dove rimane fino al 2018. Dal 2017 è assessora al Bilancio, economato, politiche sociali, lavoro, accoglienza. È appoggiata dalla coalizione di maggioranza Pd, Centro per Cuneo, Cuneo Solidale Democratica e Crescere Insieme.

Dieci anni fa Borgna ha ricevuto in eredità un bel pacchetto di progetti finanziati. Poi cinque anni fa è stato l’autore del Pisu 2 e del Piano Periferie. Ora c’è il Pnrr e Cuneo deve spendere entro il 2026, 56 milioni (Pinqua, Scuola Borgo Gesso, Biblioteca e caserma Montezemolo). Come gestirà un pacchetto così consistente di finanziamenti?

In realtà i milioni sono 71, perché si aggiungono i 10 milioni circa di piazza Europa e i 5 milioni per il rifacimento dell’illuminazione pubblica. Si tratta di una quantità di risorse imponente che richiederanno impegno e conoscenza profonda della macchina comunale per riuscire a spenderle bene e nei tempi.

Il parcheggio sotterraneo di piazza Europa: andrà avanti sulla strada intrapresa dall’amministrazione Borgna?

Sì. Sono convinta che la riqualificazione della piazza sarà un’opportunità di rilancio per tutta l’area. A giorni uscirà il bando per i garage e i posti auto, molte decisioni (Via Roma pedonale, piazza Foro Boario, il porta a porta) in partenza sembravano non convincere tutti, nei fatti si sono rivelate vincenti.

Capitolo ospedale: Confreria per il nuovo? E il futuro dell’area del Santa Croce? E cosa deciderà di fare come sindaco per impedire questo continuo depauperamento del Santa Croce?

Il nuovo ospedale a Confreria è una scelta presa nel 2007 e certificata nel 2021. Ora è la Regione che deve correre per far partire il cantiere. L’area dell’attuale S. Croce, il cui recupero è la più grande sfida di rigenerazione urbana che la città affronterà nei prossimi 15 anni, potrebbe diventare un polo sanitario-sociale a servizio di tutto il territorio. La difesa dell’eccellenza nella qualità dei servizi del Santa Croce è una battaglia non a difesa del campanile ma di tutta la Provincia, sbaglia chi pensa di rafforzare altri presidi a scapito di questo, così facendo si indebolisce tutta la sanità provinciale.

Appena inaugurato il Parco Parri, rimane la questione caserma Montezemolo da sistemare in attesa del progetto definitivo. Cosa intende fare di un’area così strategica?

L’intervento è finanziato e il progetto definitivo è già stato approvato, si tratta di una ideale prosecuzione di Parco Parri attrezzata per ospitare grandi eventi. La sfida sarà concludere il percorso di acquisizione e completare il progetto complessivo che ci porterà ad avere un grande polmone verde di 20 ettari, vero polo d’attrazione ambientale, turistico e culturale.

Piazza Martiri e sferisterio, una storia lunga decenni che non ha mai trovato soluzioni. Farà qualcosa?

Abbiamo candidato l’area ad un bando del Pnrr e contiamo di ricevere risorse per rigenerare lo Sferisterio e l’area limitrofa, oltre al complesso dei Bagni Pubblici. Lo Sferisterio si riqualifica perché la pallapugno ha valore è storia e perché vogliamo far diventare l’impianto un punto dove svolgere attività sportiva per tutti.

I rapporti tra Comune e società sportive sono sempre difficili, tra convenzioni, impianti e palestre sovrautilizzate senza investimenti strutturali. Lo sport è ancora interesse comune o abbandonato alla buona volontà del volontariato o al business dei privati?

Nel corso dei 10 anni passati sono stati realizzati 4 grandi interventi: la piscina, il rifacimento del campo di atletica, la palestra di scherma e la Casa della ginnastica. Sono già finanziati e partiranno a breve, i cantieri per la realizzazione da parte della Provincia di due nuove palestre e nell’area ex Auchan verrà realizzata, in totale accordo con il mondo sportivo cittadino, un’importante quantità di impianti. Resta la necessità di sostenere il patrimonio delle società sportive con le quali cercheremo di dialogare e di rafforzare la collaborazione.

Gli investimenti sull’altipiano hanno trasformato in 20 anni la città: prima il centro storico poi il centro e ora le porte di ingresso. E le frazioni, dove abita il 45% dei cuneesi, cosa devono aspettare?

Nei 10 anni trascorsi l’Amministrazione ha investito nelle frazioni poco meno di 20 milioni di euro attraverso un percorso di progettazione condivisa con i Comitati. Importanti interventi sono inoltre già stati finanziati con il Pnrr e altri sono stati candidati. E’ nostra intenzione proseguire su questa strada, valorizzando il lavoro di Comitati e associazioni e stanziando importanti risorse come fatto in questi anni.

Tanto è stato fatto ma ci sono ancora partite “storiche” da risolvere come l’utilizzo e la destinazione di edifici e aree dismesse o in fase di dismissioni (Palazzo Chiodo, Palazzo Audifreddi, Italgas, Palazzo della stazione). Quale priorità darà?

La Stazione è un tassello fondamentale nella riqualificazione dell’area di corso Giolitti, è una sfida molto complessa perché il proprietario (Ferrovie dello Stato) è distante e lento, ma sono determinata a dare battaglia. Palazzo Chiodo e Palazzo Audifreddi sono una questione diversa. Entro la fine dell’anno partiranno i cantieri per la realizzazione della nuova Biblioteca e bisognerà immaginare nuove funzioni da portare nell’attuale struttura, bisognerà però tenere conto che tutti gli interventi (come per l’Italgas) portano con sé anche costi di gestione, quindi andrà fatta una valutazione per decidere se mantenerli nel patrimonio comunale, oppure dismetterli per valorizzarli e finanziare altri interventi.

Come pensa di cambiare la viabilità cittadina? Nuovi parcheggi di testata? Nuove Ztl? Nuove isole pedonali? Nuovi posti auto blu? Nuove piste ciclabili? Free Bus?

La realizzazione di un nuovo parcheggio di testata nell’area Nuvolari partirà entro la fine dell’anno. Cercheremo opportunità di finanziamento per realizzarne un altro nel Mercato delle Uve e per riproporre un ascensore inclinato sul lato Stura, proseguiremo inoltre con il rafforzamento delle piste ciclabili sull’altipiano e nelle frazioni ed incrementeremo le aree pedonali, a partire dalla zona di piazza Virginio. Alla Regione, competente in materia, andrà anche proposta una riorganizzazione del trasporto pubblico in vista della realizzazione del nuovo ospedale.

Il tema della spesa corrente del Comune è una delle grandi sfide del futuro tra esternalizzazioni dei servizi, assunzioni, nuovi progetti, manutenzioni e gestioni. Come l’affronterà?

Lo affronterò con lo spirito della buona madre di famiglia, consapevole che la pressione fiscale in Italia è alta, che Cuneo è una delle città con la tassazione più bassa e vogliamo continuare su questa strada, ma che dall’altra parte ci sono inflazione e prezzi di forniture e lavori che salgono. Sappiamo che gestire tutto questo è difficile, abbiamo dimostrato negli anni di saperlo fare e vogliamo continuare a lavorare sull’efficientamento della macchina e dei processi.

Circonvallazione?

Cittadella dello Sport a San Rocco?

No (c’è l’intervento sull’area Auchan).

Illuminata?

Sì.

Viale Angeli chiuso al traffico?

Nuovo Piano regolatore dopo quasi 20 anni da quello in vigore?

Se va al ballottaggio farà apparentamenti e con chi? Se perderà che indicazioni darà ai suoi elettori?

No, nessun apparentamento o indicazione.

Se vince ha già in mente una squadra di giunta?

A parte Luca Serale che sarà vicesindaco, sarà importante per me valutare la capacità di lavoro in squadra, le competenze e la risposta dei cittadini, prima di decidere chi coinvolgere.

La scelta del candidato sindaco nella triade è stato un lungo balletto di trattative che sembra poco abbiamo a che fare con l’amministrazione cittadina. Come coalizione non era meglio un’altra strategia?

Più che triade ci definirei i Tre Moschettieri o i Tre Tenori. Non ci sono stati balletti né trattative, c’è stata solo la disponibilità di 3 persone a caricarsi sulle spalle la responsabilità di proseguire un percorso politico e amministrativo in un momento complicato e con sfide difficilissime da vincere come l’attuazione di tutti i progetti già finanziati del Pnrr.

La sua lunga appartenenza partitica per una città in cui la forza e l’autonomia delle forze civiche sono state fondamentali, non è più un handicap che un vantaggio?

Essere stata individuata da tutta la coalizione come la candidata sindaca per me rappresenta la sfida a dimostrare che sarò il riferimento leale di tutte le forze civiche e politiche che fanno parte di questo gruppo e di tutta la città.

 

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