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Giovedì 18 aprile 2024

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Borgo, demolizione e ricostruzione delle case popolari di via Piave

Tre anni di lavori e 4 milioni e mezzo di spesa per riqualificare e mettere in sicurezza il complesso abitativo esistente

La Guida - Borgo, demolizione e ricostruzione delle case popolari di via Piave

Borgo San Dalmazzo – Verranno demolite e ricostruite due delle tre palazzine che ospitano le case popolari di via Piave e via Arno, spesso al centro di polemiche per lo stato di degrado in cui versano. L’ATC Piemonte Sud (Azienda territoriale per la casa), proprietaria dei fabbricati, ha ottenuto un finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro nell’ambito del programma regionale “Sicuro, verde e sociale” legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

I tre stabili di via Arno e via Piave (ai numeri civici 16, 18, 20 e 13B -13C) ospitano in totale 54 alloggi. L’intervento di riqualificazione partirà ad ottobre, con la demolizione del fabbricato F5 (12 alloggi, di cui due attualmente vuoti).  La fase 2 prevede la costruzione di un nuovo fabbricato, che in parte occuperà il sedime del preesistente e ospiterà trai 27 e i 30 alloggi. Con la fase 3 si procederà alla demolizione del fabbricato F4 (18 alloggi), quello verso via Arno. L’ultimo step riguarderà il fabbricato F3 (che è quello in condizioni migliori, fiancheggiato da via Vermenagna) che sarà oggetto di un intervento di rinforzo strutturale e di riqualificazione energetica.

Al termine dei lavori si avrà sostanzialmente lo stesso numero di alloggi, distribuiti però non più in tre fabbricati, ma in due. La durata dei lavori è ipotizzata in tre anni. Non sono previste variazioni alla viabilità esistente e alla dotazione di spazi verdi.

Durante i lavori, le famiglie che attualmente occupano gli alloggi saranno opportunamente ricollocate e, al termine, avranno diritto di prelazione per tornare nel nuovo complesso.

Il sindaco Gian Paolo Beretta: “Appoggiamo convintamente il progetto, che porterà un giovamento non solo ai diretti interessati ma a tutta la città, in termini di abitabilità e di sicurezza”.

Il presidente ATC Piemonte Sud Paolo Caviglia: “Abbiamo fatto una scelta un po’ anomala, in quanto abbiamo destinato a Borgo la totalità dei fondi del PNRR disponibili per la provincia di Cuneo, anziché distribuirli su una pluralità di interventi. Questo perché c’era la necessità di intervenire sul complesso di Borgo dove sono emersi problemi di stabilità. Abbiamo quindi privilegiato l’aspetto della sicurezza. Abbiamo incontrato gli inquilini che si sono dimostrati molto collaborativi. D’altra parte, grazie all’intervento avranno benefici notevoli, in termini di efficientamento energetico e di abbattimento dei costi di gestione. Accompagneremo la fase del temporaneo trasloco con un intervento di sostegno economico. Ringrazio il sindaco e l’amministrazione comunale di Borgo per la fattiva collaborazione”.

Il vice presidente Marco Buttieri: “Andiamo a realizzare un intervento dall’alto valore sociale, perché metteremo a disposizione alloggi nuovi con elevati standard di qualità. Quello che verrà realizzato sarà un edificio in classe A, mentre quelli esistenti possono essere definiti non classificabili. Non è solo un intervento di maquillage del quartiere, ma anche un’operazione sociale perché saranno abbattute le spese condominiali”.

I particolari dell’intervento sono stati illustrati dal direttore ATC Cuneo Alessandro Lovera e dal progettista, l’architetto Adriano Gianola.

Da sinistra: Alessandro Lovera, Paolo Caviglia, Marco Buttieri, Gian Paolo Beretta

La sistemazione finale (vista da via Vermenagna)

La situazione attuale (vista da via Piave)

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