Roccavione – Anas ha rimosso le recinzioni che sbarravano l’accesso al passaggio pedonale lungo la SS 20 che collega Roccavione e Borgo. Il cantiere era stato terminato nell’estate, ma il marciapiede per oltre tre mesi è rimasto chiuso, costringendo i pedoni a spostarsi lungo la statale. L’attesa per l’apertura del passaggio protetto è stata causata da questioni burocratiche e incomprensioni tra Comune e Anas, non ancora del tutto risolte. Tolte le reti sono rimasti i cartelli con scritto “Vietato l’accesso ai non addetti ai lavori”. Un avviso che Anas ha lasciato per non assumersi la responsabilità di eventuali incidenti alle persone. Alla base della controversia c’è che l’opera realizzata nell’ambito del consolidamento stradale è stata eseguita malvolentieri da Anas. I marciapiedi, infatti, non rientrano nelle competenze della Società che, per rispondere alle insistenti e motivate richieste del Comune, ha realizzato un cosiddetto “camminamento tecnico”. Un’opera che comunque risponde alle esigenze dei cittadini, anche se non è ottimale per bici e carrozzine.
Dice la sindaca Germana Avena: “Adesso aspettiamo da Anas la comunicazione sulle manutenzioni in capo al Comune e il certificato di sicurezza del parapetto. Appena possibile relazionerò in Consiglio per deliberare la presa in carico del marciapiede”.
La delibera definirà una nuova delimitazione del centro abitato in modo da comprendere nel perimetro il passaggio pedonale. Successivamente anche i cartelli di divieto saranno rimossi.