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Mercoledì 24 aprile 2024

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Palazzo Chiodo, ancora senza un futuro

Il palazzo cinquecentesco acquistato dal Comune rimane una ferita nel cuore del centro storico: in stato di degrado, inutilizzato e transennato per i distacchi di intonaco, in attesa di una destinazione. Il Comune ha avviato un confronto con la Sovrintendenza

La Guida - Palazzo Chiodo, ancora senza un futuro

Cuneo – Il degrado di palazzo Della Chiesa (conosciuto anche come palazzo Chiodo) continua a essere una ferita nel cuore del centro storico di Cuneo. L’edificio nell’isolato tra via Cacciatori delle Alpi e le vie Alba, Chiusa Pesio e Savigliano, è considerato il più prestigioso palazzo cinquecentesco di Cuneo ed è stato acquistato dal Comune nel 2006 per 2,4 milioni di euro, con l’obiettivo di diventare la sede dell’ampliamento della vicina biblioteca civica. Il Comune ha poi deciso di destinare palazzo Santa Croce a sede della biblioteca e palazzo Chiodo è rimasto senza destinazione e vuote, di fatto in stato di abbandono, senza che fino ad oggi si riuscesse a trovargli una destinazione adeguata, oltre ai fondi necessari per recuperare una struttura ormai sempre più fatiscente. Nei mesi scorsi l’area di fronte al palazzo è stata transennata, a causa di alcuni crolli di intonaco.

A chiedere per l’ennesima volta di avere notizie sul futuro dell’edificio è stato Giuseppe Lauria con un’interpellanza in consiglio comunale. “Da quando lo abbiamo acquistato quel palazzo è rimasto abbandonato a se stesso e oggi sta cadendo a pezzi. Nei mesi scorsi io e la consigliera Laura Menardi abbiamo chiesto di accedere al palazzo per verificarne lo stato, ma ci è stato negato perché c’erano pericoli per l’incolumità delle persone. Mi sembra che il tempo passato sia sufficiente per avere una risposta puntuale e chiara e per rinnovare la richiesta di poter accedere a Palazzo Chiodo per vedere in che condizioni si trova questa proprietà comunale che è costata non poco alle casse comunali”.

Sul tema è intervenuto anche Ugo Sturlese: “Su palazzo Chiodo mi chiedo come mai con tutti i rapporti che la giunta ha con una serie di operatori del settore edilizio non sia ancora riuscita a farsi suggerire qualche buona idea per l’utilizzo di questo edificio”.

Dalla giunta non sono arrivate notizie in merito a una possibile destinazione dell’immobile. L’assessora al Patrimonio, Paola Olivero, si è limitata a informare che “sono iniziati in estate dei colloqui con la Sovrintendenza, in quanto il palazzo è vincolato, e c’è stato anche un primo sopralluogo. Non appena avremo aggiornamenti in merito al dialogo con la Sovrintendenza lo comunicheremo”. Palazzo Chiodo, quindi, deve ancora aspettare.

 

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