Cuneo – “Quale coerenza con la città verde dal sindaco e quale tutela per il settore agricolo cuneese e per il piccolo medio commercio cittadino con il nuovo polo logistico-commerciale in costruzione al Miac?”. A chiederlo al sindaco è stato il consigliere di opposizione Ugo Sturlese con un’interpellanza discussa lunedì sera, in merito al Piano esecutivo convenzionato in fase di realizzazione nell’area ceduta dal Miac, e da altri proprietari privati, alla Scannell properties, società americana specializzata nella gestione di progetti industriali e logistici su larga scala, che costruirà dei capannoni con buona probabilità al servizio di un centro di smistamento Amazon, anche se in merito non ci sono ancora state comunicazioni ufficiali.
“Questa operazione – ha detto Sturlese – riguarda un’area complessiva di 177.000 metri quadrati con la vendita di un’area interna di 93.000 metri quadrati, che in pratica ha consentito di risanare il bilancio del Miac, con la realizzazione di un polo commerciale di ampie dimensioni, ma di cui non è mai stato precisato che cosa si intenda fare. Qui si tratta di un consumo di suolo terrificante. Come giustificate questa scelta di larga compromissione del suolo agricolo a fronte della volontà espressa ripetutamente dal sindaco di sviluppare la vocazione verde della nostra città e del suo asserito impegno per la sostenibilità ambientale?”.
In risposta, l’assessore all’Urbanistica, Luca Serale, ha ricordato che “questa area è edificabile dal 2004, cioè da quando fu approvato il preliminare del Piano Regolatore, e faceva parte di un’area edificabile molto più grande, da noi ridotta con una variante negli anni scorsi quando facemmo il più grande stralcio di aree edificabili sul territorio comunale”.
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