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Giovedì 25 aprile 2024

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1.500 interventi con il superbonus con 230 milioni in Piemonte

Un nuovo imput può arrivare dal Decreto Semplificazioni che è Legge con cui sarà più facile avviare i lavori dal punto di vista burocratico

La Guida - 1.500 interventi con il superbonus con 230 milioni in Piemonte

Cuneo – In Piemonte sono stati finora 1.498 gli interventi di superbonus del 110% per un importo di 230 milioni di euro. Un buon numero ma ben lontano dalle otto regioni italiane che stanno davanti al Piemonte. Eppure la filiera dell’edilizia artigiana in Piemonte conta 49.000 imprese edili artigiane che impiegano circa 150 mila addetti.
In Italia infatti dalle statistiche aggiornate al 1° luglio dell’Enea sulla distribuzione territoriale degli interventi superbonus, in due mesi (dal 21 aprile a fine giugno), isi è registrato un vero boom di pratiche +122% (da 10.914 a 24.147) e dell’ammontare a detrazione +160% (da 1 miliardo 328 milioni a 3 miliardi 452 milioni).
“Il Piemonte – dice Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – è solo la nona regione più ricettiva. A frenare la volata del superbonus non è solo l’eccesso di burocrazia,  ma anche le difformità edili che bloccano i lavori nei condomini. Un’altra zavorra che sta rallentando l’edilizia sono i continui rincari dei materiali, ad esempio per la fornitura del ferro parliamo di +250%, che costringono le imprese a modificare i contratti e i preventivi in corso d’opera”.

Un nuovo imput può arrivare dal Decreto Semplificazioni che è Legge con cui sarà più facile avviare i lavori dal punto di vista burocratico: sarà sufficiente la presentazione della Cila (comunicazione di inizio lavori) anche per gli interventi ammissibili al superbonus che riguardano le parti strutturali degli edifici o i prospetti e, nel caso di opere già classificate come “attività di edilizia libera”, nella Cila è richiesta la sola descrizione dell’intervento. Si parla, ad esempio, dell’installazione di caldaie o finestre. Ancora, nel caso di varianti in corso d’opera queste sono comunicate a fine lavori e costituiscono integrazione della Cila presentata e non è richiesta, alla conclusione dei lavori, la segnalazione certificata di inizio attività. Quella che riguarda l’inizio dei lavori non è l’unica semplificazione. Secondo il testo della legge di conversione, nel caso in cui vengano riscontrate delle irregolarità “meramente formali che non arrecano pregiudizio all’esercizio delle azioni di controllo”, non ci sarà la decadenza delle agevolazioni fiscali limitatamente alla violazione od omissione riscontrata. Nel caso, invece, in cui le violazioni riscontrate nell’ambito dei controlli da parte delle autorità competenti siano rilevanti ai fini dell’erogazione degli incentivi, la decadenza dal beneficio si applica limitatamente al singolo intervento oggetto di irregolarità od omissione”
“Unica pecca – dice Enzo Tanino, presidente Confartigianato edilizia Piemonte – della discussione in Parlamento è che nulla è stato ancora deciso sull’eventuale prolungamento del superbonus 110% fino al 2023.  Confidiamo quindi nella prossima legge di bilancio per un prolungamento del superbonus 110% fino al 2023”.
Con la recente approvazione del PNRR, da parte della Commissione Europea, sono ufficiali le nuove proroghe del Superbonus 110%. Confermata al 30 giugno 2022 la data di scadenza per coloro che vogliono usufruire del bonus come persone fisiche su unità unifamiliari. Prorogata al 30 giugno 2022 anche la possibilità di accedere al beneficio per interventi edilizi su un edificio di proprietà con massimo 4 unità immobiliari. La scadenza potrà poi essere ulteriormente allungata di 6 mesi, ovvero fino al 31 dicembre 2022, se per fine giugno 2022 i lavori avranno raggiunto almeno il 60% del progetto totale. Per i condomini è previsto un unico termine di scadenza senza possibilità di allungarlo e la data è quella del 31 dicembre 2022. Confermata anche la possibilità della cessione del credito del 110% per le spese sostenute nel 2022.

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