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Venerdì 29 marzo 2024

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Mondovì: dal Borgato tra le fioriture verso Roccaforte

Tra boschi verdeggianti e sentieri nascosti verso la scoperta di affreschi antichi e simbolici

La Guida - Mondovì: dal Borgato tra le fioriture verso Roccaforte

   

Mondovì – Esiste un interessante percorso naturalistico che collega Mondovì con Roccaforte e si sviluppa attraversando il Comune di Frabosa Sottana e Monastero di Vasco. Lasciando la macchina in frazione Borgato a Mondovì, è possibile proseguire a piedi seguendo Via Vecchia di Monastero e percorrere la strada asfaltata che attraversa le colline tra Mondovì e Niere, frazione di Monastero di Vasco: un percorso con poco dislivello, percorribile anche in bici e con i bambini per un totale di circa 4 km. Camminando per l’itinerario, è possibile scorgere il fiume Ellero e diversi animali da allevamento liberi nei campi. Una volta raggiunta l’intersezione con la provinciale che porta a Villanova, si possono percorrere due diversi percorsi: uno verso il Santuario di Santa Maria delle Lame e l’altro verso la frazione Gosi di Frabosa Sottana. Per il primo, è necessario proseguire in via Bertolini Sottani per immergersi in un percorso totalmente immerso nella natura tra i boschi verdeggianti e i sentieri nascosti per raggiungere infine il Santuario di Santa Maria delle Lame: il cammino prevede un’aggiunta di circa 3 km percorribili in una quarantina di minuti e un dislivello iniziale abbastanza marcato, circa 150 metri di dislivello. 

Il Santuario è dedicato all’Assunta e sorge nella valle delle Lame. Eretto nel 1556, conserva al suo interno un affresco del primo Cinquecento raffigurante la Vergine con il Bambino. È a questa immagine, e non a quella del famoso pilone del Santuario, che si rivolse la prima grande devozione popolare alla Madonna ricordata dagli ordinati comunali di Mondovì del 1549. L’edificio biancheggiante presenta all’esterno un’area pic-nic con tavoli, panche e un porticato. La zona è protetta da una fitta boscaglia che rendono il luogo oltremodo silvestre. Per il secondo itinerario invece da Nieri si prosegue verso la provinciale e , in circa 20 minuti, si raggiunge la frazione Gosi; girando a sinistra si raggiunge il centro della frazione dove si trovano i maggiori negozi commerciali e a questo punto si imbocca via Roccaforte: una strada poco trafficata, asfaltata e totalmente pianeggiante che tramite un percorso verdeggiante permette di godersi la vista del Santuario di Santa Lucia arroccato sulla roccia. La strada risulta particolarmente indicata con i bambini vista la quasi mancanza di dislivello. Infine, si arriva nel Comune di Roccaforte dove sulla sinistra è immediatamente ben visibile la Pieve di San Maurizio: la chiesa romanica immersa nella natura e autentico gioiello del paese. Essa sorse nel X-XI secolo e conserva affreschi datati 1200 in stile romanico-bizantino, una vera rarità nel Monregalese. La chiesa possiede un campanile decorato con archetti pensili e bifore che si ricollegano, curiosamente, al piccolo paese di San Benigno Canavese: questo elemento è interessante poiché dimostra la cessione del Comune di Roccaforte all’imperatore Enrico II nell’anno 1014. L’antica Pieve romanica, posta sul pendio collinare, sorse sul luogo di un edificio sacro distrutto dai Saraceni ed in origine dedicato a San Pietro. Tra gli affreschi più antichi, sono particolarmente interessanti il velario e le fasce decorative che raffigurano animali, mostri e immagini fantastiche dal grande significato simbolico.  

Per i più temerari, è poi possibile proseguire e raggiungere il Santuario di Santa Lucia e ancora il Momburgo sulla collina di Villanova: questo percorso risulta molto suggestivo e ricco di storia, essendo stato utilizzato anche dai partigiani durante la Seconda guerra mondiale, ma risulta anche particolarmente difficile essendo totalmente in salita.Il percorso da Mondovì alla Pieve di San Maurizio è percorribile in circa due ore e mezza e conta in totale circa 10 km. La peculiarità dell’intero itinerario è la possibilità di svolgere le tappe anche singolare, in modo da poter scegliere il livello di fatica e interesse in base alle proprie inclinazioni. Dalla Pieve di San Maurizio alla cima della collina di Villanova è invece necessaria un’altra ora di camminata.

 

 

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