Sant’Albano Stura – Alcuni dipendenti del Comune di Sant’Albano si sono rivolti ai sindacati per aprire una vertenza contro l’ente per condotta antisindacale.
Nella mattinata di ieri, martedì 6 luglio, si è tenuta la prima udienza presso il Tribunale di Cuneo dove il giudice, invitando le parti ad aprire un dialogo costruttivo, ha aggiornato la seduta al 7 settembre prossimo.
Materia dell’azione legale è la mancata contrattazione per il salario accessori anni 2019-2020. “I lavoratori si sono rivolti a noi nel 2020 lamentando questa situazione – dice Gaspare Palermo, sindacalista della Cgil -. Andando ad analizzare i fondi del 2019 è emerso che l’ente aveva attuato una scelta individuando un nuovo responsabile e questo avrebbe abbassato contemporaneamente l’accantonamento destinato agli altri lavoratori. Il tetto di spesa complessivo per il personale deve essere definito per legge e non può essere superato il salario accessorio per una nuova indennità, per questo la contrattazione è rimasta bloccata. Il nostro compito è tutelare i lavoratori e dopo vari incontri dove non sono state individuate le condizioni per una pacificazione soddisfacente, ci siamo appellati all’articolo 28 per attività antisindacale inerente lo spostamento di risorse, senza aver prima opportunamente organizzato un incontro con i rappresentanti sindacali. Alla luce di quanto disposto dal giudice, con il Comune il 20 di luglio verificheremo le condizioni per un eventuale accordo, inglobando anche il 2021. Se le condizioni proposte permetteranno di liberare la contrattazione ferma, potremo comunicare con le parti. Siamo fiduciosi”.
“Da parte nostra esiste tutta la collaborazione – conclude il sindaco Giorgio Bozzano – e la buona volontà per trovare al più presto una soluzione”.
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