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Venerdì 19 aprile 2024

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I “Tesori del Marchesato di Saluzzo” si svelano al grande pubblico

L’esposizione, organizzata da Fondazione Artea, è allestita in tre prestigiose sedi: il Monastero della Stella, il Museo Civico Casa Cavassa e La Castiglia

La Guida - I “Tesori del Marchesato di Saluzzo” si svelano al grande pubblico

Saluzzo – Un tuffo nell’arte, nella storia e nella cultura tra Medioevo e Rinascimento del Saluzzese. È quanto propone la grande mostra promossa dalla Fondazione Artea “Tesori del Marchesato di Saluzzo”, visitabile dal 2 luglio al 31 ottobre in tre suggestive sedi del centro storico della città marchionale: il Monastero della Stella, il Museo Civico Casa Cavassa e La Castiglia.

Il taglio del nastro ufficiale dell’esposizione, che ripercorre e illustra i secoli d’oro della storia saluzzese attraverso più di 70 opere tra codici miniati, dipinti su tavola, affreschi, sculture e documenti d’epoca, provenienti da alcuni dei principali musei ed enti di conservazione italiani, è avvenuto oggi (giovedì 1° luglio) alla presenza di autorità e istituzioni nel pieno rispetto dei protocolli anti Covid-19 vigenti.

“Questa mostra è nata dall’amore per il nostro territorio e dalla consapevolezza che i tesori di arte, storia e cultura che esso racchiude sono ancora troppo poco conosciuti al di fuori dei confini provinciali e che assolutamente meritano di essere apprezzati sia a livello nazionale che internazionale – ha dichiarato al momento inaugurale Marco Galateri, presidente della Fondazione Artea -. Gli stretti rapporti del Marchesato con la Francia gli hanno permesso di essere a contatto con movimenti letterari, culturali e artistici del Nord Europa e di essere così a lungo il loro canale di transito verso il Ducato di Savoia e l’Italia tutta nel periodo che chiude il Medioevo e si apre al Rinascimento”.

Nelle tre sedi espositive è possibile ammirare molti dei capolavori realizzati tra medioevo e prima età moderna. Dalle opere su tavola alla produzione ad affresco di Hans Clemer, il Maestro d’Elva, e delle principali maestranze attive sul territorio quali la famiglia Pocapaglia, Giovanni Baleison o la bottega dei Biazaci, al confronto tra la cultura oltralpina e le migliori esperienze lombarde con Benedetto Briosco e Matteo Sanmicheli. In mostra anche materiali lapidei provenienti da architetture del territorio e esemplari di oreficeria, per quanto riguarda invece le arti suntuarie, che permetteranno di contestualizzare modi e linguaggi dell’epoca.

Il progetto espositivo dal centro di Saluzzo entrerà poi in dialogo con il territorio marchionale coinvolgendo anche il Castello della Manta, l’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, la Cappella Marchionale di Revello, i Castelli Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco e preziose testimonianze disseminate nelle valli del Monviso.

L’esposizione, curata da Simone Baiocco, Conservatore Arti dal XIV al XVI secolo presso Palazzo Madama di Torino, è stata sviluppata in collaborazione con Comune di Saluzzo, Fondazione Torino Musei, Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, e realizzata con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, con il contributo della Fondazione CRC, Fondazione CRT, con la partecipazione della Diocesi di Saluzzo e della Consulta BCE Piemonte, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino, sponsor Sedamyl.

Orari, info e biglietti: www.fondazioneartea.org

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