Cuneo – Avrebbe svuotato il minimarket di via Giordanengo a Cuneo e avrebbe messo parte della refurtiva nel garage del padre della sua ragazza, presso cui era ospite, in una palazzina di Borgo San Dalmazzo. A descrivere il furto della merce è stata una dei due gestori del market, la quale ha raccontato che il locale era stato messo in vendita e verso la fine del 2019 si erano presentate tre persone interessate all’acquisto. Quando nei giorni seguenti a quell’incontro la proprietaria si recò al minimarket si accorse che dal magazzino sul retro del locale mancavano tutte le casse di bibite, “pensai che il mio socio era riuscito a venderle. Ma la sera quando tornai verso le 20 vidi che era sparito tutto, anche i registratori di cassa”. Secondo la donna l’ammontare di tutta la merce arrivava a circa 80mila euro. I ladri non dovettero neanche forzare la serratura della porta del magazzino perché questa non veniva mai chiusa a chiave. A risalire a G.F., imputato al tribunale di Cuneo con l’accusa di furto aggravato, sono stati i carabinieri di Borgo San Dalmazzo: da una fonte confidenziale avevano saputo che G.F. si era disfatto di una Ford Mondeo risultata rubata a Imperia. Presso l’abitazione di Borgo San Dalmazzo, i carabinieri trovarono il padre della fidanzata che era al corrente di quell’auto e li aiutò a recuperare prima le targhe, in una cascina presso Margarita, e poi il veicolo a Pianfei. L’uomo condusse poi i militari al garage di sua pertinenza e lì dentro i carabinieri trovarono parte della refurtiva, “siamo risaliti al market di Cuneo – ha riferito in aula il maresciallo che aveva condotto le indagini – perché c’era il registratore di cassa di quel negozio”. Dentro il garage i militari hanno recuperato merce per un valore di 3mila euro che è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. L’udienza è stata rinviata al 24 settembre per la conclusione dell’istruttoria.
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