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Mercoledì 24 aprile 2024

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A processo per furto aggravato ai danni di un minimarket di Cuneo

L'imputato avrebbe messo parte della refurtiva nel garage del padre della sua ragazza, presso cui era ospite, in una palazzina di Borgo San Dalmazzo

La Guida - A processo per furto aggravato ai danni di un minimarket di Cuneo

Cuneo – Avrebbe svuotato il minimarket di via Giordanengo a Cuneo e avrebbe messo parte della refurtiva nel garage del padre della sua ragazza, presso cui era ospite, in una palazzina di Borgo San Dalmazzo. A descrivere il furto della merce è stata una dei due gestori del market, la quale ha raccontato che il locale era stato messo in vendita e verso la fine del 2019 si erano presentate tre persone interessate all’acquisto. Quando nei giorni seguenti a quell’incontro la proprietaria si recò al minimarket si accorse che dal magazzino sul retro del locale mancavano tutte le casse di bibite, “pensai che il mio socio era riuscito a venderle. Ma la sera quando tornai verso le 20 vidi che era sparito tutto, anche i registratori di cassa”. Secondo la donna l’ammontare di tutta la merce arrivava a circa 80mila euro. I ladri non dovettero neanche forzare la serratura della porta del magazzino perché questa non veniva mai chiusa a chiave. A risalire a G.F., imputato al tribunale di Cuneo con l’accusa di furto aggravato, sono stati i carabinieri di Borgo San Dalmazzo: da una fonte confidenziale avevano saputo che G.F. si era disfatto di una Ford Mondeo risultata rubata a Imperia. Presso l’abitazione di Borgo San Dalmazzo, i carabinieri trovarono il padre della fidanzata che era al corrente di quell’auto e li aiutò a recuperare prima le targhe, in una cascina presso Margarita, e poi il veicolo a Pianfei. L’uomo condusse poi i militari al garage di sua pertinenza e lì dentro i carabinieri trovarono parte della refurtiva, “siamo risaliti al market di Cuneo – ha riferito in aula il maresciallo che aveva condotto le indagini – perché c’era il registratore di cassa di quel negozio”. Dentro il garage i militari hanno recuperato merce per un valore di 3mila euro che è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. L’udienza è stata rinviata al 24 settembre per la conclusione dell’istruttoria.

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