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Giovedì 28 marzo 2024

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Le nocciole tonde e gentili: qualità e la territorialità devono essere premiate

Le nocciole "cuneesi" puntano al riscatto dopo due annate difficili

La Guida - Le nocciole tonde e gentili: qualità e la territorialità devono essere premiate

Cuneo – Rappresentano una delle produzioni più importanti sul territorio della Granda, negli ultimi decenni, e da sempre sono ecologiche e anche “meritocratiche”, dato che le quotazioni si giocano anche su resa e qualità. Sono le nocciole, che (dopo due annate considerate critiche, soprattutto il 2019) puntano a veder riconosciuto il giusto valore delle produzioni della qualità piemontese con il giusto prezzo riconosciuto ai produttori. E guardano al prossimo futuro anche con la speranza di veder sconfitta la cimice asiatica, per continuare a rispondere alle forti richieste del mercato.

Oltre al favorevole andamento climatico che – nonostante qualche grandinata – ha reso possibile un anticipo nell’inizio della raccolta, sono stati riscontrati anche meno problemi legati ai danni da cimice, in particolare quella asiatica. Quest’ultima è stata contrastata anche grazie alla liberazione in campo di un nuovo antagonista naturale, per una lotta biologica. Lo scorso anno si è concluso l’iter ministeriale che ha autorizzato i primi rilasci in natura della “Vespa samurai”, in un centinaio di luoghi sul territorio piemontese, in “corridoi ecologici”. Oltre a questo parassitoide “esotico”, sono proseguiti i rilasci di esemplari di “Anastatus bifasciatus”, un altro insetto antagonista, rilasciato per la prima volta in Piemonte da Coldiretti Cuneo nel 2019. È anche comparso un terzo parassitoide che attacca le uova della cimice, il “Trissolcus mitsukurii”, pure di origine asiatica.

Per tutta la stagione agraria, poi, sono stati condotti monitoraggi da parte dei tecnici delle organizzazioni professionali agricole, a fianco dei corilicoltori. Tanto impegno in noccioleto, quindi, a cui però non sempre corrispondono i dovuti ritorni economici. “A fronte di buoni risultati in campo – viene sottolineato da esperti Coldiretti – sin dalle prime battute della campagna di commercializzazione il mercato non ha dato ai produttori le risposte attese dopo due annate complicate. Se la scarsità del raccolto 2019 aveva portato a un aumento dei listini, nettamente superiori all’annata precedente, le prime quotazioni 2020 avevano segnato un tonfo significativo del prezzo, confermato dalle rilevazioni periodiche della commissione prezzi Cciaa Cuneo: da settembre la Tonda Gentile Trilobata si è collocata tra i 6,60-6,70 euro/punto resa, l’Igp Nocciola Piemonte tra i 6,70-6,80 euro/punto resa. Anche nelle ultime settimane dell’annata agraria 2020, con l’incertezza legata all’emergenza Covid-19, il mercato ha stentato a decollare, con poche richieste anche della stessa Nocciola Piemonte Igp”.

Proprio la tutela comunitaria (attiva dal 1996) è punto di forza per questo mercato, che più di altri fa i conti con dinamiche internazionali. Con l’attuale campagna di commercializzazione è comunque andata a regime la possibilità di utilizzare il nome “Langhe” come menzione aggiuntiva. Un nome forte per dare forza.

 

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