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Venerdì 26 aprile 2024

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Cuneo modello vincente: quando il locale è innovativo e moderno

Fabiano Porcu, direttore da poco più di un anno della Coldiretti provinciale di Cuneo “Abbiamo imparato in questo ultimo anno che tutto può fermarsi ma non l’agricoltura”

La Guida - Cuneo modello vincente: quando il locale è innovativo e moderno

Cuneo – Fabiano Porcu è da poco più di un anno diret- tore della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo, e amministratore delegato di Impresa Verde Cuneo, la società di servizi ad essa collegata. È anche vice presidente della Camera di Commercio di Cuneo.
48 anni Porcu, è laureato in Economia aziendale, arriva dalla Sardegna, ha lavorato prima a Cagliari e poi a Brescia; in Coldiretti Sardegna dal 2004, poi in Liguria fino al 2014, alla direzione dell’Associazione regionale allevatori Lazio dal 2015 al 2017, poi in Piemonte come coordinatore gestionale di Coldiretti e ora alla guida cuneese.
Quale peso e quale ruolo ha l’agricoltura in provincia di Cuneo?
Il settore agricolo è un punto di forza imprescindibile dell’economia provinciale, è il motore dello sviluppo produttivo, commerciale, culturale e turistico che va a vantaggio delle imprese, ma anche del territorio e dell’intera collettività. Il solo comparto agricolo, al 31 dicembre 2020, rappresenta il 28,8% delle imprese cuneesi. Non va inoltre dimenticato che l’importanza del comparto agricolo e agroalimentare, va ben oltre i numeri, si tratta infatti, come il lockdown della primavera scorsa ha evidenziato ulteriormente, di un settore fondamentale perché strategico e necessario, producendo cibo. Abbiamo imparato che tutto può fermarsi, ma non il mondo dell’agricoltura. Inoltre da qualche decennio rileviamo che il turismo enogastronomico sia italiano che straniero nella nostra provincia sia diventato un settore di primaria importanza nazionale. L’agricoltura è il motore che fa girare anche questo settore, con i nostri agriturismi, le eccellenze del nostro territorio, il rapporto diretto con i produttori.
Quali numeri rendono fotografico questo protagonismo dell’agricoltura cuneese?La Granda vanta eccellenze di prim’ordine, con 11 produzioni a denominazione d’origine fra DOP e IGP, 18 DOC e DOCG che ricomprendono quasi 100 tipologie di vini, oltre a decine e decine di tipicità meno note ma di grandissimo valore, dalla carne ai formaggi all’ortofrutta. Sempre più protagonisti della “nuova agricoltura” cuneese sono i giovani, portatori di innovazione e nuove soluzioni per la sostenibilità. Le imprese cuneesi guidate da giovani con meno di 35 anni, pari a 6.109, operano per il 22,2% del totale in agricoltura, più di 1 giovane imprenditore su 5 nella Granda ha un’azienda agricola. Un grande contributo arriva anche dalle donne, che esprimono un’agricoltura sempre più multifunzionale. In Provincia di Cuneo più di 1 azienda agricola su 4 (il 27%) è guidata da imprenditrici, che danno un grande apporto all’agricoltura cuneese in termini di sostenibilità ambientale, valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici locali.
La pandemia ha reso più evidente ancora la centralità del cibo e della sua qualità, la risposta dei produttori, piccoli e grandi, c’è stata?
La risposta dei piccoli e grandi produttori c’è stata durante i periodi più difficili come il lockdown dello scorso anno e c’è nuovamente in questo periodo di ritorno in zona rossa. In ogni momento i nostri produttori hanno assicurato la produzione di cibo, nessuno in Italia ha mai rischiato di rimanere senza il necessario, ma questo non deve essere mai dato per scontato. La risposta c’è stata perché i nostri produttori amano profondamente la loro terra, che è la terra delle loro famiglie e quella che sarà un giorno dei loro nipoti. Sono grandi lavoratori che sanno bene cosa sia sacrificio e dedizione, han- no sempre affrontato le difficoltà che si sono presentate e le hanno superate nel migliore dei modi. Sarebbe anche opportuno che però, soprattutto in questa fase, venisse dato loro il sostegno di cui hanno bisogno, in termini di tutela del prodotto e di una giusta remunerazione dello stesso.
Lei ha una lunga esperienza dalla sua terra di origine la Sardegna alla Liguria e al Lazio, che cosa trova di unico nel cuneese?
È vero in questi anni sono entrato in contatto con diverse realtà regionali anche apparentemente diverse tra loro. Cuneo ha la fortuna di avere una vastissima estensione territoriale che è stata sfruttata in maniera veramente mirabile. Ogni contesto territoriale del cuneese ha sviluppato eccellenze di assoluto livello ar-rivando al risultato che la provincia produce una molteplicità di prodotti difficilmente riscontrabili in altre realtà.
La Provincia di Cuneo, secondo me, è un modello vincente, caratterizzato da un forte attaccamento alla terra, alle tradizioni, al contesto locale, ma con un’apertura all’innovazione e alla modernizzazione.

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