Cuneo – Maschere bianche per sottolineare l’alienazione, cappelli con le orecchie d’asino per spiegare le difficoltà d’apprendimento, cartelloni, striscioni e campanelli per far sentire la frustrazione e la rabbia. Così oggi (domenica 21 marzo) genitori, bambini e insegnanti da tutta la Granda sono scesi in piazza Galimberti a Cuneo per chiedere di tornare a scuola in presenza. La manifestazione, contro la didattica a distanza, è stata organizzata da “Scuole aperte Cuneo”, il movimento nato 20 giorni fa dopo lo stop alle lezioni in aula per l’emergenza coronavirus che coinvolge migliaia di aderenti in tutta Italia.
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