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Mille firme cuneesi a Cirio contro la chiusura delle scuole

Una lettera sottoscritta da genitori, insegnanti ed educatori di Cuneo indirizzata al presidente Alberto Cirio

La Guida - Mille firme cuneesi a Cirio contro la chiusura delle scuole

Egregio Presidente Cirio,
Le scrivo a nome di un gruppo di genitori, insegnanti ed educatori con cui velocemente mi sono confrontata. Da ieri sera, infatti, abbiamo appreso sui media che in data odierna (3 marzo 2021) verrà presa la decisione di chiudere tutte le scuole del Piemonte di ogni ordine e grado e già ora leggiamo che la decisione è presa.
Le confessiamo tutto il nostro stupore e sgomento.
È evidente che i bambini e i ragazzi, dall’inizio della pandemia, stanno subendo una vita maggiormente isolata con pericolosi danni per la loro crescita psicologica e psicoevolutiva. I dati sull’aumento dei suicidi, dell’autolesionismo e delle malattie psichiatriche in adolescenza sono ampiamente noti e continuano a salire, specie nei momenti di chiusura delle scuole. Per i bambini delle scuole dell’infanzia e della primaria la didattica non in presenza è demotivante e, come genitori, l’abbiamo già ampiamente sperimentato lo scorso anno in questo stesso periodo. Lo stare ore davanti ad un pc o ad uno smartphone crea apatia e problemi relazionali con cui bisognerà fare i conti.
Le chiedo di pensare, oltre ai bambini e ai ragazzi anche alle famiglie.
Tenere a casa i bambini, in particolare, significa per i genitori un aggravio di impegno massacrante.
Come si può lavorare e contemporaneamente mettere in campo gli strumenti di didattica a distanza? E inserire una babysitter? A parte il costo che molte famiglie non possono sostenere, questo comporterà anche un aumento del rischio di contagio.
Chi come molti di noi ha figli nella fascia d’età dell’infanzia e della primaria, questa notte non ha dormito al pensiero di doverli tenere a casa, per la sofferenza legata all’isolamento rispetto ai coetanei e per la fatica che comporterà nel quotidiano. Senza contare che in teoria non potremo farci aiutare dai nonni, ovviamente solo a livello teorico perché nella pratica sarà impossibile non chiedere un supporto. Paradossalmente, la chiusura delle scuole metterà maggiormente a rischio proprio la categoria che si cerca di proteggere di più.
Che la chiusura delle scuole porti a un miglioramento dei contagi non ha riscontro. Ad oggi i dati dei contagi nelle scuole pur aumentando non sono paragonabili a quelli di fine ottobre e novembre.
Lunedì 1 marzo si sono registrati 113 casi, martedì 2 marzo 186, a fronte dei 352 del 30 ottobre e dei 429 del 6 novembre (fonte articolo La Guida online del 2 marzo 2021). A fronte di questi numeri, francamente non riusciamo a comprendere la ratio che sottende la decisione di chiudere le scuole.
Globalmente la scuola è un ambiente sicuro, sano e rigoroso che richiede ai bambini e ragazzi l’utilizzo della mascherina per 8 ore al giorno e il distanziamento sociale, accettati per il bene comune ma che lasceranno degli strascichi.
Tenga conto, Presidente, che i genitori dovranno organizzarsi, magari con dei piccoli gruppetti di bambini a casa o, come dicevo, con il supporto dei nonni o di babysitter, con il rischio che si verifichi un effetto boomerang.
E tutte le famiglie che non riusciranno a seguire i bambini? E quelli i cui bambini sono più fragili, che hanno dei disagi o delle disabilità?
L’accanimento contro i bambini, i ragazzi e i loro diritti di apprendimento e di socializzazione appare, da più parti, una delle eredità più pesanti che ci troveremo ad affrontare alla fine di questa pandemia. Un lascito ulteriormente appesantito da errori gravi legati anche all’assenza di professionisti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle commissioni preposte a decidere.

Presidente Cirio, le chiediamo di rivedere la decisione della chiusura delle scuole per aiutare le famiglie (genitori, lavoratori, nonni) nella quotidianità, ma soprattutto per non dover far pagare domani all’intera società decisioni di oggi, perché i bambini e i ragazzi sono il nostro futuro.

Cuneo, 3 marzo 2021

Lettera sottoscritta da genitori, insegnanti ed educatori di Cuneo.

Sara Marchisio  e altri
(Seguono oltre mille firme di adesione)

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