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Venerdì 26 aprile 2024

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No ai mezzi motorizzati sulle strade bianche in quota

Il Comitato Costituente di Europa Verde Cuneo sostiene la presa di posizione del Consorzio Turistico Valle Maira

La Guida - No ai mezzi motorizzati sulle strade bianche in quota

Strade bianche della Valle Maira

Cuneo – Dal Comitato Costituente di Europa Verde Cuneo giunge una presa di posizione netta ed un accorato appello rivolto al tessuto economico e alle amministrazioni delle valli cuneesi sul tema della fruizione sostenibile della montagna.
Il Comitato s’inserisce nel dibattito in corso sulla possibilità di percorrere gli spazi terrestri e aerei delle terre alte con mezzi motorizzati e non, sostenendo la visione del Consorzio che rappresenta il tessuto produttivo e commerciale della Valle Maira, che nei giorni scorsi ha annunciato la volontà di mantenere la rete di strade bianche in quota accessibili solo a piedi, a cavallo e in mountain bike.
“Condividiamo in toto – spiega il Comitato – il ragionamento del Consorzio ed i suoi presupposti, essendo perfettamente consci che esso si basa su dati oggettivi, sperimentati e rappresenta una misura concreta e territoriale importante del manifesto politico che ci ispira. Siamo oltremodo consci che la scelta della Valle Maira si pone a gamba tesa in un contesto di programmazione regionale per il rilancio del comparto turistico fortemente colpito dai mesi di chiusura dovuta alla situazione pandemica, la quale vede la maggioranza di Palazzo Lascaris affannosamente al lavoro per politiche completamente opposte, irrispettose dei percorsi virtuosi fatti da molti territori e soprattutto che aprono a scelte impattanti e spregiudicate, basate solo sulla monetizzazione del fragile ambiente montano, come gli abbonamenti onerosi per l’ingresso in fuoristrada, quad e enduro. Come non bastasse, le chiusure coatte degli impianti di risalita sciistici, già a loro volta spesso costruiti con impatti importanti, hanno suggerito all’amministrazione regionale di destra una strumentale proposta di modifica della normativa che regola il volo in montagna, compreso l’eliski. Oggi la legge correttamente vieta in generale tale pratica, aprendo piccoli spazi a deroghe localizzate e soprattutto che non confliggano con il regime di protezione ambientale della rete Natura 2000 – ZPS, SIC/ZSC – di buona parte delle altitudini potenzialmente interessate a tale attività. L’attuale non è affatto, come qualcuno vuole far credere, una normativa “ideologica”; essa è invece basata sull’osservazione puntuale delle conseguenze del volo motorizzato montano ed elenca una serie di impatti spesso irreversibili. Se non che la maggioranza in Regione immagina, ed ha depositato recentemente in modo ufficiale, proposte di modifica che presuppongono una liberalizzazione dell’attività, eventualmente limitabile a valle con provvedimenti puntuali a cura degli enti territoriali. Un “mostro” legislativo che produrrebbe danni incalcolabili alla fitta rete di parchi, riserve e zone tutelate di cui il Piemonte è una delle regioni a più alta densità. Facciamo nostro l’appello e le istanze dell’associazione internazionale Mountain Wilderness, che da sempre fa informazione sul delicato tema”.
Il Comitato invita, quindi, amministratori e comparto produttivo delle valli cuneesi a giungere ad una risoluzione condivisa con il Consorzio della Valle Maira, per tutelare la biodiversità delle nostre montagne ed il turismo verde in via di sviluppo, precludendo la fruizione delle strade bianche in quota ai mezzi motorizzati.

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