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Sabato 20 aprile 2024

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Giovane assolto dall’accusa di ricettazione per un telefono

Il furto era avvenuto nello spogliatoio del campo sportivo saluzzese, durante un allenamento. L'imputato, fermato poco dopo, aveva rotto il telefono

La Guida - Giovane assolto dall’accusa di ricettazione per un telefono

Saluzzo – Si è concluso al tribunale di Cuneo il processo a I. M., giovane saluzzese accusato della ricettazione di un cellulare precedentemente rubato da due minorenni all’interno di uno spogliatoio del campo sportivo Damiano di Saluzzo. La sera del 4 marzo 2019, mentre i ragazzi del Saluzzo Calcio si allenavano, vennero rubati tre telefoni cellulari dai due minorenni, attualmente imputati al Tribunale per i minori di Torino. I ragazzi derubati chiamarono i Carabinieri che si misero alla ricerca dei ladri e della refurtiva. Circa mezz’ora più tardi, alle giostre di Saluzzo venne fermato I. M. che alla richiesta dei militari svuotò il marsupio in cui c’erano due telefoni, il suo e uno dei tre rubati. “Era nervoso e cercava di nascondere il marsupio – aveva riferito in aula il brigadiere che aveva fermato il ragazzo -. Il telefono che era stato rubato era in fase di ripristino, un’operazione che si fa quando si vogliono cancellare dati. A quel punto il ragazzo ha sbattuto il telefono a terra e lo ha calpestato”. Nella sua deposizione in aula, l’imputato ha rigettato l’accusa di ricettazione, dichiarando di aver trovato per terra il cellulare e di averlo spaccato davanti ai Carabinieri per un gesto di rabbia.
A conclusione dell’istruttoria l’accusa ha considerato provata l’accusa di ricettazione e ha chiesto una condanna a un mese e 100 euro di multa. La difesa ha contestato l’accusa di ricettazione sostenendo che nel dibattimento non era stata provata alcuna prova del fatto che il ragazzo fosse a conoscenza della provenienza delittuosa del cellulare. Il giudice ha accolto la tesi difensiva assolvendo il giovane per insussistenza del fatto (nella foto, Carabinieri di Saluzzo in un’immagine di repertorio).

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