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Mercoledì 24 aprile 2024

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È morta Maria Teresa Menardo, memoria storica di Bernezzo

Da tutti conosciuta come Mariuccia, aveva vissuto direttamente la tragedia della Tarula in tempo di guerra

La Guida - È morta Maria Teresa Menardo, memoria storica di Bernezzo

Bernezzo – È mancata Maria Teresa Menardo, da tutti i bernezzesi conosciuta come Mariuccia. Nata 88 anni fa, il 2 settembre 1932, all’età di 13 anni è stata testimone della tragedia alla Tarula, nel vallone di San Giacomo. Lascia la figlia Anna, il genero Franco, i nipoti Emil e Alessandra e i pronipoti. Era ospite di “Casa don Dalmasso”.
§Il funerale si svolgerà mercoledì 18 novembre alle 14,30 nella chiesa parrocchiale.

Erano le 11 del 13 febbraio 1945, mancavano pochi mesi al termine della guerra: un aereo che faceva ritorno dalla missione di bombardamento del ponte del diavolo di Dronero sganciò per errore l’ultima bomba che, oltre ai consistenti danni materiali, cancellò un’intera famiglia, con la morte dei piccoli Ines Maria, Umberto, Romana e Attilio Menardo e, dopo un mese di sofferenza, della mamma Annetta Bruno. Nell’incidente morì anche il giovane Carlo Delfino. Ci furono anche diversi i feriti e mutilati fra gli abitanti, tra cui Mariuccia.
“Quella mattina ero a casa – raccontava – era martedì grasso ed ero in compagnia dei miei fratellini. Quell’inverno c’era tanta neve, mio papà aveva spalato tutto il giorno il tetto… Ricordo che ero salita in cima a quel mucchio di neve perché avevo sentito in cielo il rumore di un apparecchio. Ormai riconoscevo quei rumori, qui in borgata eravamo abituati agli aerei. Dal cielo ho visto qualcosa di scuro che precipitava, non ho avuto il tempo di entrare in casa che l’esplosione della bomba mi ha presa…
Quando siamo ritornati abbiamo messo dei cartoni alle finestre, vetri rotti, anche i telai e le imposte erano distrutti, le porte sfondate. Nella borgata non c’era più nessuno non sentivo più i miei fratellini  che mi chiamavano, non mi era rimasto nessuno con cui parlare… una tristezza. Ma sono cose tristi da ricordare… la guerra è una cosa brutta, brutta”.

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