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Giovedì 28 marzo 2024

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Il simbolico viaggio nei labirinti della pittura di Corrado Odifreddi

"Tatahh taha......, La marcia degli alfabeti" è visitabile al Museo Mallé di Dronero ancora fino all'8 novembre

La Guida - Il simbolico viaggio nei labirinti della pittura di Corrado Odifreddi

DroneroCorrado Odifreddi è nato a Cuneo ma vive e lavora, come decoratore d’interni e restauratore, a Dronero. Per questo il Museo Mallé nel centenario della nascita del suo fondatore, lo storico delle arti e direttore dei musei civici torinesi Luigi Mallé, ha deciso di dedicargli una mostra. La scelta è quella di valorizzare i talenti dei droneresi illustri, e Corrado è sicuramente uno di questi. Proprio in una vecchia casa nel centro storico della cittadina, affacciata su una torre neomedievale, nascono le sue costellazioni di segni, punti e matasse di linee arruffate che concrescono lievi e persistenti nel tempo su espanse carte e tele ma pure su ampie superfici murali. Al suo lavoro da decoratore ha affiancato una costante produzione di opere pittoriche e grafiche.
“Fin dal principio – recita la presentazione della mostra -, il suo interesse è stato rivolto alla grammatica del vedere, una sorta di abc dell’immagine intercalata con le definizioni, con le chiare e ordinate classificazioni delle ere storiche dalle quali attingere per nuove espansioni. Una biografia densa, riassunta per l’occasione in questa esposizione riunita all’insegna di una sintesi tra il linguaggio atemporale delle immagini e la cronaca”.
E nelle quattro stanze del Mallé che ospitano le opere di Odifreddi si possono vedere le diverse evoluzioni dell’opera dell’autore: se nella prima è il punto visivo geometrico che la fa da padrone, nella seconda si arriva alle bolle, ai buchi alle eclissi di quelle lune particolari che danno forma alle sue opere stellari e cosmogoniche, per poi approdare ai pezzi a grafite che uniforma le superfici e infine al colore, ai giardini dei fiori pixelati, così come nelle scene degli scontri urbani, raffigurati a tinte pastello su tele ad acrilico.

“L’opportunità di conoscere la produzione di Corrado Odifreddi – precisa la curatrice Ivana Mulatero – rappresenta un valido tentativo di indagare il nostro tempo, sviluppare gli strumenti necessari per attribuire significati e generare un momento di riflessione. Porsi in ascolto del territorio sempre in maniera critica rispetto ai contenuti e alle proposte espositive è tra i valori che sono presupposto del Museo Mallé, che è conscio dell’importanza sempre più irrinunciabile della cultura come primo baluardo della libertà di pensiero nell’uomo. Il Museo Mallé nel suo percorso di valorizzazione, di ricerca e di contributo artistico, sociale e intellettuale, non rinuncia, nell’anno della pandemia da Covid-19, a porre all’attenzione dei visitatori la mostra personale dell’artista che rappresenta un occasione di conoscenza dei linguaggi dell’arte”.

Una m0stra che è anche dal titolo racchiude la personalità simpatica, solare, a differenza del tanto scuro che si vede nelle opere, di Odifreddi, “Tatahh taha……, La marcia degli alfabeti”. Il suo è uno sguardo in un simbolico viaggio nei labirinti della pittura, attraversando grovigli di geometrie cibernetiche fluide, in dimensioni di bellezza definita da superfici piane e segni lineari puri, che riecheggiano gli sviluppi attuali delle comunicazioni, dei mezzi odierni di conoscenza, dei percorsi viabili o delle rotte aeree. Vi si possono riconoscere visioni metaforiche della ricerca scientifica, in particolare, dei vorticosi rapporti tra neuroni e sinapsi nei nostri cervelli. Di fronte alle opere di Odifreddi non si può che avvertire lo stimolo psichico a far emergere altri circuiti di pensieri, sentimenti, inquietudini, che pongono l’osservatore sulla stessa strada della ricerca di verità della scienza.

Fino all’8 novembre al Museo Luigi Mallé, via Valmala 9, Dronero, sabato e domenica e festivi dalle 15 alle 19.

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