Carrù – La piena del fiume Tanaro è giunta inesorabile anche a Carrù non risparmiando la zona più fragile del paese, quella di frazione Reculata non nuova a queste problematiche. Una piena di 3-4 ore in cui l’acqua ha scavalcato l’argine uscendo dolcemente dall’alveo fino a raggiungere le abitazioni. Nelle prime case il livello di allagamento è salito fino a mezzo metro provocando danni ingenti ai privati. Le famiglie evacuate sono già rientrate per mettersi al duro lavoro di pulizia del residuo limaccioso lasciato e fare la conta dei danni nei propri interni. “Gli interventi sviluppati da Aipo a suo tempo hanno effettivamente sortito l’effetto voluto – dice Bruno Calleri, capogruppo della Protezione Civile di Carrù e neo amministratore appena eletto nel mandato dell’avvocato Nicola Schellino – se non ci fosse stata questa protezione sicuramente oggi della Reculata non ci sarebbe più traccia. Ieri siamo stati impossibilitati per ovvie ragioni ma adesso andremo a verificare il tratto di argine risultato basso dove l’acqua nonostante tutto, si è fatta spazio. Chiederemo, dopo il sopralluogo, un intervento di rinforzo e di messa in sicurezza su quel punto particolare da parte di Aipo. Le strade adesso sono state riaperte tranne ancora in direzione di Monchiero nel tratto di Lequio Tanaro”.
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