La figura dell’avv. Duccio Galimberti, le sue idee, non ultime quelle antesignane di un federalismo europeo concretizzatesi in un’ipotesi di Costituzione confederale europea, ma soprattutto i giorni drammatici dell’arresto, interrogatorio, tortura e uccisione costituiscono il soggetto di questo nuovo studio di Sergio Costagli. L’autore si spinge però anche un po’ più in là a considerare la posizione del dopoguerra di fronte a questo omicidio e più in generale intorno alla questione dell’amnistia concessa a chi a suo tempo fu esecutore di questo e di altri crimini.
Costagli non è nuovo a questo argomento. Nel 2014, in occasione del settantesimo anniversario della morte di Galimberti, pubblicò un saggio sul tema. Oggi lo riprende e ne integra molte parti con nuove testimonianze e documentazioni.
“Cronaca di un’esecuzione” dice subito la centralità di quel novembre 1944. Costagli a questo proposito torna a documentare un’acquisizione storica non marginale: Galimberti non fu ucciso sulla strada verso Centallo durante un tentativo di fuga, bensì a Cuneo in quelle stanze di tortura in pieno centro cittadino.
Il tragico fatto viene però inserito nell’attività clandestina dell’avvocato cuneese. È compito della prima parte definire il territorio di idee e di azione che lo porta a Paralup, all’organizzazione del gruppo partigiano e alle operazioni con la banda “Italia libera”.
Le sezioni successive sono dedicate all’arresto e alla detenzione di Galimberti che fin da subito ha chiara coscienza della sentenza ormai pronunciata altrove. Gli interrogatori condotti dagli agenti dell’Ufficio politico investigativo di Cuneo sono documentati attraverso testimonianze dirette che riportano alla memoria anche altre esecuzioni e nomi che nel dopoguerra riemergeranno nelle cronache giudiziarie a seguito dell’amnistia e la liberazione di molti criminali fascisti. A quest’ultimo argomento è dedicata in particolare la quarta parte dello studio che si incentra in modo specifico sulla figura di Tommaso Brachetti, considerato come il diretto esecutore dell’omicidio di Galimberti.
Mai Costagli usa il termine “mistero” per definire questi avvenimenti. Semmai sottolinea invece le ripetute incongruenze nelle deposizioni, le reticenze e le affrettate testimonianze dall’improbabile contenuto. La lettura proposta intende quindi essere un contributo a una “divulgazione culturale efficace”, rivolta principalmente alle giovani generazioni, rinnovando il ricordo attraverso i dati storici perché la memoria della Resistenza non sia, dice l’autore non senza un accento polemico, “un rituale qualsiasi assolutamente privo di slancio civile”.
Cronaca di un’esecuzione
di Sergio Costagli
Nerosubianco
244 pagine
28 euro
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