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Giovedì 18 aprile 2024

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Guardia di Finanza, 71 evasori scoperti, 22 milioni di euro sequestrati

Festa per il 246° anniversario della Guardia di Finanza di Cuneo una sobria cerimonia presso la caserma "Cesare Battisti".Tanti gli interventi di controllo, prevenzione e soccorso eseguiti nel 2019

La Guida - Guardia di Finanza, 71 evasori scoperti, 22 milioni di euro sequestrati

Cuneo – La caserma “Cesare Battisti” ha ospitato alle 10 di oggi, martedì 23 giugno, la festa per il 246° anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza di Cuneo, con una sobria cerimonia svoltasi nel rispetto delle direttive della Superiore Gerarchia e delle misure di sicurezza anti covid-19. Alla presenza del prefetto Giovanni Russo, del comandante provinciale Luca Albertario, dei comandanti dei reparti territoriali e di una rappresentanza di ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri nonché di una delegazione delle sezioni dell’Associazione nazionale Finanzieri d’Italia di Cuneo, Bra e Mondovì, è stata deposta una corona d’alloro ai piedi del monumento eretto nel 1983 “a ricordo perenne delle Fiamme Gialle cadute in guerra ed in pace” ed è stata recitata la preghiera del finanziere. A chiudere la cerimonia la lettura del messaggio indirizzato alla Guardia di Finanza dal Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno speciale del comandante generale Giuseppe Zafarana, che ha elogiato i finanzieri in servizio per l’impegno continuamente profuso a tutela della legalità e quale presidio imprescindibile di sicurezza per il cittadino sul fronte economico-finanziario. Le Fiamme Gialle cuneesi hanno continuato a svolgere tutte le attività istituzionali dirette al contrasto dell’evasione ed elusione fiscale, degli illeciti in materia di spesa pubblica, ed al contrasto ad ogni forma di criminalità economico-finanziaria, ottenendo nell’anno 2019 importanti risultati nei vari settori operativi.

Per quanto riguarda il contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, nel 2019 sono state eseguite 773 ispezioni fiscali, individuando 71 evasori totali, completamente sconosciuti all’erario. Nell’attività di contrasto al lavoro nero sono stati individuati 122 datori di lavoro non in regola con le norme del settore e sono state fatte emergere 292 posizioni lavorative irregolari, di cui 183 completamente sconosciute agli enti previdenziali ed assistenziali, la maggior parte riguardanti i settori dell’agricoltura e della ristorazione. Sono stati scoperti numerosi reati fiscali relativi a fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, con la conseguente denuncia di 66 persone. L’operazione Nemesi è stata condotta in Piemonte, Liguria, Sardegna e Sicilia per contrastare un’articolata associazione a delinquere, di stampo internazionale, dedita alla commissione di complesse frodi fiscali, con oltre 60 militari impiegati nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove responsabili, un provvedimento di sequestro di beni e disponibilità di oltre 20 milioni di euro e ventidue soggetti indagati, di cui due all’estero. Al fine di soddisfare il credito erariale sono stati sottoposti a sequestro beni e valori per circa 22 milioni di euro di euro ed avanzate ulteriori proposte ablative all’Autorità Giudiziaria per ulteriori 20 milioni di euro. Il comparto extra-tributario (indagini di polizia giudiziaria) è stato impiegato inoltre per evadere 82 richieste da parte delle Procure della Repubblica, fornendo circa 941 richieste di informative antimafia pervenute dalla Prefettura di Cuneo.

Riguardo all’attività di contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica, sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare personale nei confronti di un imprenditore titolare di una azienda fornitrice di materiali sanitari e di un dipendente pubblico. L’operazione Titanio, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cuneo, Onelio Dodero, ha indagato sull’attività di pagamento da parte dell’Azienda Ospedaliera cuneese di ingenti fatture per l’acquisto di specifici dispositivi medici, in realtà mai consegnati, risultanti però a causa della modifica apportata ai registri operatori da un pubblico dipendente. Al termine delle indagini è stato eseguito il sequestro del profitto di reato conseguito ai danni dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo, quantificato in oltre un milione di euro, successivamente si è provveduto all’esecuzione di un ulteriore decreto di sequestro preventivo per oltre 2 milioni di euro nei confronti di due nuovi soggetti collegati all’Azienda Ospedaliera Universitaria “Città della Scienza e della Salute” di Torino, nonché con la segnalazione alla Corte dei Conti di un danno erariale di 3 milioni di euro.

Sul fronte del controllo economico del territorio, delle operazioni di soccorso e di sicurezza stradale, nel corso del 2019 sono state impiegate 1.691 pattuglie, che hanno controllato 10.221 persone e mosso 416 contestazioni per infrazioni al codice della strada, procedendo al ritiro di 32 patenti. I militari della stazione di soccorso alpino con le unità cinofile a disposizione hanno operato decine di interventi in montagna, recuperando sei persone decedute e 26 persone infortunate, tra sciatori, alpinisti ed escursionisti in difficoltà.

Per quanto riguarda il bilancio operativo nello stato di emergenza da covid-19 riferito all’anno in corso, l’attività dei reparti provinciali è stata indirizzata a tutela della collettività, in particolare effettuando quotidianamente sul territorio appositi controlli nei confronti dei cittadini e delle imprese finalizzati a reprimere condotte illecite connesse all’emergenza sanitaria. L’attività, svolta in sinergia con le altre Forze di Polizia, con il coordinamento della Prefettura di Cuneo, ha permesso di controllare più di 2.000 cittadini ed ha portato alla denuncia di 9 soggetti sorpresi a circolare senza alcuna valida giustificazione. A 166 cittadini è stata contestata la violazione delle direttive sul contenimento, mentre sono state controllate 136 attività commerciali, tre delle quali sanzionate con la sospensione per un periodo massimo di 5 giorni. Sono state individuati e sottoposti a sequestro più di 87.000 DPI (mascherine) non conformi ai dettami di legge. Sono state analizzate più di 1200 comunicazioni inoltrate da aziende “funzionali e correlate alle filiere autorizzate” per attività d’impresa ritenuta essenziale dal governo.

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