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Giovedì 25 aprile 2024

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Ospedale di Verduno: promesse e impegni disattesi

Il segretario generale del sindacato Funzione Pubblica Cisl di Cuneo, Alessandro Bertaina sul nuovo ospedale albese

La Guida - Ospedale di Verduno: promesse e impegni disattesi

Cuneo – Il segretario generale della Funzione Pubblica della Cisl di Cuneo Alessandro Bertaina torna sulla questione ospedale di Verduno.

Egr. Direttore,

Il tanto atteso ospedale di Verduno a marzo, in piena emergenza Covid è stato aperto. Doveva diventare Covid Hospital. A chiederne l’apertura, tra gli altri, e sin dalla fine del mese di febbraio, il sottoscritto. Motivo? Destinare Verduno a gestire le fasi acute Covid avrebbe evitato di occupare negli ospedali della provincia reparti e sale operatorie non idonee. Per aprire Verduno si nomina commissario Giovanni Monchiero (un signore che in sanità ha un curriculum molto importante). Monchiero è l’uomo che deve garantire l’apertura del nosocomio in tempi rapidi. Perché Cirio vuole un’apertura subito e Monchiero per le sue competenze è una garanzia. Monchiero accetta l’incarico e si mette all’opera con tutte le migliori intenzioni. Cerca di collaborare con tutti, senza rancori e senza polemiche. Con noi delle Cisl Fp si mette in contatto per reperire personale infermieristico ed oss da destinare a Verduno. Tutto sembra procedere. Poi, dopo qualche giorno, si capisce che nel pollaio di Verduno sono almeno due di troppo. Perché accanto a Monchiero ci sono sempre Veglio direttore dell’Asl Cn2 ed una dirigente Dipsa sempre della Cn2. E’ sotto gli occhi di tutti come Verduno, che stando agli annunci doveva essere attivato con posti di terapia intensiva ha già cambiato orizzonti. Salto il progetto della rianimazione. La possibile collaborazione di eccellenti anestesisti viene rifiutata e rimane operativo un ospedale/albergo per pazienti non acuti. Utilità? Quasi nessuna. Qualunque altra struttura sarebbe andata bene. Monchiero capisce in fretta la situazione e con eleganza si dimette dall’incarico senza polemiche affermando che il suo mandato è concluso. Ora leggo su alcuni media locali un racconto della realtà completamente distorto e qui, mi spiace sottolinearlo, credo davvero che certe redazioni anziché affidarsi ai comunicati stampa delle aziende dovrebbero tornare alla vecchia regola delle fonti da ascoltare, interrogare e capire. Ma farsi qualche domanda ogni tanto cercando anche le risposte? Troppa fatica? Ma torniamo a Verduno. Perché è di queste ore il grande annuncio che dall’11 maggio si inizierà il trasferimento dai vecchi nosocomi di Bra ed Alba verso il nuovo ospedale iniziando dalla medicina interna del Santo Spirito. Verduno inizia dunque il proprio percorso per diventare ospedale di territorio senza essere mai stato Covid Hospital! La speranza, anche la mia, è che in autunno non arrivi la seconda ondata di Covid 19, perché se così fosse in quel caso tanti dipendenti e tante persone serie faranno i nomi di chi nonostante la pandemia ha continuato, e sta continuando a giocare sulla pelle di pazienti e operatori della sanità con la triste e spero inconsapevole complicità di qualche giornale.

Alessandro Bertaina
Segretario Generale
Fp Cisl Cuneo

 

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