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Giovedì 28 marzo 2024

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Mascherine non a norma negli ospedali piemontesi

La denuncia della segreteria regionale del sindacato dei medici: "Ci chiediamo se si rendono conto o meno che stanno giocando con la vita delle persone"

La Guida - Mascherine non a norma negli ospedali piemontesi

Cuneo – Mascherine inadeguate, consegnate e poi ritirate nelle Aso e nelle Asl del Piemonte. L’accusa pesante è della segretaria regionale dell’Anaao Assomed del Piemonte, il sindacatco che raccoglie la maggior parte dei medici, Chiara Rivetti che racconta in modo ufficiale sugli organi dell’Anaai che cosa sta avvenendo in Piemonte in queste ore.
“Incompetenza inaccettabile – scrive la Rivetti -. Ritirate ieri dal Distretto dell’AslL TO5, sono ancora presenti stamane nei reparti del Mauriziano e dell’Ospedale di Chivasso. E chissà dov’altro ancora”.
I fatti il 25 marzo sono state messe a disposizione per il ritiro nei distretti dell’Asl To5 da parte dei medici di famiglia, mascherine non chirurgiche, ovvero non certificate per virus e batteri: 30 mascherine a medico, 3 pacchi da 10. Sono maschere non professionali, non certificate per l’utilizzo da parte di sanitari, utilizzabili solo dai cittadini per un uso generico. Le maschere sono state ritirate con urgenza ieri, 30 marzo.
“Per 5 giorni i medici di famiglia del distretto hanno visitato i pazienti con maschere non conformi –  scrive la Rivetti -. Le stesse maschere sono in uso ancora questa mattina presso alcuni reparti dell’Ospedale Mauriziano e all’Ospedale di Chivasso. Stessa confezione di quelle ritirate ieri, dove si legge, tradotto dal cinese che sono chiaramente vietato l’utilizzo sanitario della maschere. Invece non solo sono state fornite, ma non sono ancora state ritirate. Fatto ancora più grave, perché da almeno 48 ore è noto che non sono conformi, e ancora c’è qualche sanitario che le sta utilizzando. Val la pena ricordare che i medici che operano nei reparti Covid del Mauriziano non sono dotati  di mascherine filtranti FFp2 e FFp3 ma solo di maschere chirurgiche. Cosa già di per se gravissima e per la quale Anaao ha mandato nei giorni scorsi una diffida. Se poi le maschere chirurgiche sono queste, significa che i medici sono mandati allo sbaraglio senza protezione alcuna. Ci chiediamo: in quali altri ospedali stanno usando queste maschere inappropriate? In quali altri distretti?  Quanti sono i sanitari che si stanno ammalando a causa di questo atteggiamento vergognosamente superficiale dell’Unità di Crisi? I medici che visitano i malati Covid dovrebbero avere le maschere filtranti. Invece hanno le maschere per saldare. Ci chiediamo se si rendono conto o meno che stanno giocando con la vita delle persone”.

Proprio l’Anaao il 23 marzo aveva mandato alla Regione e alle varie direzioni sanitarie piemontesi per la tutela dei lavoratori la diffida sull’utilizzo di maschere chirurgiche per i medici che assistono pazienti Covid. Il sindacato aveva richiesto “di adeguare immediatamentel’utilizzo dei filtranti alle nuove disposizioni e di prevedere, per i medici che operano nei reparti Ccovid le maschere FFP2 e FFp3, il cui utilizzo non deve eccedere le 6 ore”.

Ad oggi sono 39 i medici ospedalieri piemontesi ricoverati, alcuni di loro in gravi condizioni, e oltre 150 i medici Covid positivi.

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