Cuneo – Proteggere la popolazione richiede innanzitutto proteggere gli operatori sanitari, non solo quelli che lavorano negli ospedali, ma anche quelli sul territorio, i medici di base e i pediatri di libera scelta. I medici e i pediatri sul territorio sono da tutelare e proteggere come il personale ospedaliero, perché hanno contatti continui con i pazienti. Se sono costretti a mettersi in quarantena, la situazione sui territori rischia di diventare gravissima.
Il loro contagio va evitato in tutti i modi perché rischiano di essere a loro volta veicolo di propagazione del virus, e di aumentare la crisi che stiamo vivendo.
Ieri sera il Consiglio dell’Ordine dei medici della provincia di Cuneo si è riunito in videoconferenza per una seduta straordinaria per evidenziare il problema e ha deciso di inviare una lettera alle direzioni generali di Asl Cn 1, Aso e Asl Cn2, in cui chiede di “voler ottemperare in tempi ristrettissimi alla dotazione a tutto il personale operativo sia in ospedale che sul territorio dei previsti presidi di protezione stante la primaria necessità di tutela della salute dell’operatore medesimo e della tutela della salute”. Inoltre il Consiglio dell’Ordine ha anche deciso di stanziare dei fondi per acquistare dei meccanismi di protezione da distribuire ai colleghi sprovvisti. Dalle informazioni a noi pervenute siamo a conoscenza che alcune ditte stanno producendo dispositivi, in particolare le mascherine, che verranno comunque fornite primariamente ai presidi ospedalieri che sono in prima linea nella gestione degli ammalati.
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