Saluzzo – Giravano in auto per Saluzzo quando sono stati fermati dai carabinieri che stavano svolgendo una serie di controlli in seguito a varie segnalazioni di furto. L’auto, con targa francese e quattro uomini a bordo, aveva insospettito i militari e, una volta viste le forze dell’ordine, si è data alla fuga, provocando l’inseguimento da parte dei carabinieri. Mentre scappavano, i fuggiaschi hanno lanciato dal finestrino un oggetto che è poi risultato essere un coltello cutter. Poco più tardi i quattro sono stati fermati e identificati: erano tutti di origine rumena, provenienti dal campo nomadi di via Germagnano a Torino, i fratelli N.O. e M.O. e M.F. e C.B. Oltre al coltello a uno di loro è stato anche contestato il possesso di un cellulare che era stato rubato un mese prima. La vittima del furto aveva testimoniato in Tribunale dichiarando che, grazie al localizzatore, aveva visto che il telefono si trovava nei pressi del campo nomadi di Torino.
Per M.F. e C.B. l’accusa ha chiesto l’assoluzione: sull’auto erano seduti dietro e non c’è prova che sapessero del coltello. Per N.O. l’accusa ha chiesto la condanna a sei mesi di reclusione e 1000 euro di ammenda. Il giudice ha accolto la richiesta e ha concesso i benefici della sospensione condizionale, poiché è risultato essere N.O. l’uomo che, seduto a fianco al conducente, si è sbarazzato del coltello. Per M.O. che era stato trovato in possesso del cellulare, l’accusa ha chiesto due anni di reclusione per ricettazione e 1200 euro di multa, ma dato che c’è stato un difetto di notifica, il processo dovrà essere rifatto.
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