Mondovì – Più che “ladri di biciclette” si potrebbe dire “ladri con la bicicletta”, perché è proprio con questo delicato veicolo che A.B. e Z.B., due giovani magrebini di Mondovì, avrebbero tentato, la notte del 16 luglio del 2018, di sfondare la porta di un negozio di parrucchiera in via Beccaria. Una due ruote non è certo il mezzo più adatto per forzare la porta di un negozio e i due devono aver fatto un bel po’ di rumore, tanto da svegliare P.F., l’inquilino che abitava proprio sopra il negozio e che, quando si dice la sfortuna, conosceva personalmente i due ladri. Così, dopo aver dato l’allarme inducendo i due a fuggire, all’arrivo dei carabinieri non si è solo limitato a fornirne una descrizione dettagliata, ma li ha anche indicati con nome e cognome. A.B. abitava lì vicino e i militari lo hanno trovato a casa poco dopo, mentre Z.B. non aveva fissa dimora ed è stato trovato il mattino seguente, mentre si aggirava nei pressi della stazione. “Non so per quale motivo – ha detto il carabiniere in aula – ma quel negozio ha subito vari tentativi di furto nel corso degli anni. La bicicletta non l’abbiamo trovata, ma in base alla mia esperienza i due non volevano solo danneggiare la porta del negozio, volevano entrare per rubare”. A conclusione dell’istruttoria manca solo la deposizione del testimone oculare di questo bizzarro tentativo di furto, P.F. che però al momento è irreperibile. Il processo è stato quindi rinviato al 24 aprile.
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