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Martedì 16 aprile 2024

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Paolo Bongioanni “paperone” dei consiglieri regionali

Il più "ricco" tra i cuneesi prima di essere consigliere. Le dichiarazioni dei redditi dei consiglieri e assessori con proprietà e spese elettorali

La Guida - Paolo Bongioanni “paperone” dei consiglieri regionali

Cuneo – L’ex direttore dell’Atl del Cuneese di Villanova Mondovì, il 53enne Paolo Bongioanni è il consigliere regionale più “ricco” tra i cuneesi con 108.204 euro. Supera il presidente della Regione, Alberto Cirio, ed è il sesto tra consiglieri e assessori regionali con il reddito del 2018 più alto. Seguono tra i cuneesi Cirio appunto, Franco Graglia, Maurizio Marello, Luigi Genesio Icardi, Ivano Martinetti, Matteo Gagliasso e Paolo Demarchi che dichiara 48 euro. Precedono Bongioanni in Piemonte solo Mauro Salizzoni, Mario Giaccone, Riccardo Lanzo, Roberto Rosso e Alessandro Stecco.

Paolo Bongioanni dichiara un reddito che si riferisce non alla sua attività da consigliere regionale ma a quella precedente di direttore dell’Atl del Cuneese. Bongioanni dichiara anche di essere proprietario di un bilocale a Villanova Mondovì, un fabbricato a Mondovì, un monolocale a Costarainera (Imperia) e Sanremo, due auto una Toyota Chr e una Fiat 500 Abarth, tre motocicli (una Ducati Monster 1100 evo, uno scooter Bmw e un quad Kimco) e un gommone Swell, che confermano la sua passione per le due ruote e per la pesca in mare. Per la propaganda elettorale dichiara di aver speso 18.882 euro.

 

Segue nella classifica il presidente Alberto Cirio con 105.419 euro, derivanti in buona parte dalla sua indennità di europarlamentare ma anche come imprenditore agricolo di nocciole (1.200 euro). 47 anni, sposato con due figli il presidente dichiara una comproprietà (50%) di quattro fabbricati ad Alba, tre a Sinio (11,11%), sei a Mottalciata di Biella (25%), la proprietà di terreni a Monchiero e Roddino, e la comproprietà (11,11%) a Sinio. Ha un’auto BMW Serie 5, e il 14%  della Tenuta Tonda Gentile Ferrera Società Agricola Semplice, e il 100% di “Le nocciole delle Langhe” Az. Agricola. Ha speso 27.000 euro di propaganda elettorale.

 

Il podio cuneese è per Francesco Graglia con 73.307 euro, che nel 2018 era già vicepresidente del consiglio regionale. 50 anni di Cervere, politico di lungo corso, Graglia dichiara anche un’abitazione e garage a Cervere, una comproprietà 33,33% di tettoia, due garage e due abitazioni a Cervere, e garage a Sampeyre, una comproprietà 16,67% di un fabbricato a Cervere e di un fabbricato a Sampeyre, comproprietà 33,33% di cinque terreni agricoli. Ha una Range Rover Evoque e azioni di Dea Capitak, Mec Az, Mediaset, Eutella, Telecom Italia. Ha speso 29.000 euro di propaganda elettorale.

 

L’ex sindaco di Alba e avvocato Maurizio Marello dichiara 67.327 euro. 54 anni dichiara anche la proprietà di sei terreni a Montelupo Albese, comproprietà al 50% di sei terreni, abitazione e tre garage a Corneliano d’Alba, due auto una Fiat Jeep Renegade e una Toyota Yaris, la partecipazione al 50% dell’Azienda Agricola Marello Raffaella e Maurizio. Per le elezioni ha speso 15.217 euro.

 

 

 

 

L’assessore regionale alla sanità, ex sindaco di Santo Stefano Belbo Luigi Genesio Icardi è quinto con 48.159 euro dichiarati. 58 anni, funzionario dell’Asl CN2 dichiara 14 fabbricati a Santo Stefano Belbo e uno a Prazzo, due auto un’Audi A4 Avant e una Fiat Idea e una moto BMW Gs 1200. Ha azioni in Enel, Fnm, Fondo Azionario International, Fondo Azionario Paesi Emergenti, Banca d’Alba, e ha speso 33.872 euro di propaganda elettorale.

 

 

Segue il pentastellato Ivano Martinetti di Alba con 15.482 euro dichiarati. 54 anni, lavora nel settore dell’edilizia, nell’impresa di famiglia. Ha un terreno agricolo a Rodello, la comproprietà dell’abitazione principale e garage ad Alba,  una Citroen Ds4 e una Vespa. Detiene il 33% e la titolarità come socio della Decorazioni Fratelli Martinetti snc. Dichiara di aver speso 1.100 euro di propaganda elettorale.

 

 

Il giovane 26enne leghista Matteo Gagliasso di Savigliano, ingegnere libero professionista consulente immobiliare dichiara 5.000 euro di reddito nel 2018. Non ha proprietà né beni. Per la propaganda elettorale ha speso 13.898 euro (7.275 pagati da lui e 6.660 da altri due persone).

 

 

 

Ultimo delle lista cuneese è Paolo Demarchi, 36 anni di Saluzzo, della Lega, imprenditore agricolo, che dichiara solo 48 euro e precisa che come agricolore paga le imposte dirette sui redditi catastali e non sui redditi effettivi. Dichiara però anche un’abitazione a Saluzzo, la comproprietà 50% di un fabbricato a Saluzzo, un’Audi A4 Avant. Ha il 17,80% della Società Agricola “Campagnole s.s.” di cui è anche socio amministratore così come dell’Azienda agricola Campagnole. Ha speso 15.590 euro di propaganda elettorale (5.590 pagate da lui e 10.000 da altri due persone).

Nell’elenco delle dichiarazioni del 2018 compaiono necessariamente anche i consiglieri e assessori rimasti in carica fino a maggio del 2019 e ora ex.  Paolo Allemano, di Rifreddo, medico in pensione ha dichiarato 146.336 euro; seguito da Francesco Balocco, di Fossano, imprenditore settore agricolo ed ex assessore regionale ai trasport con 125.069 euro; l’europarlamentare ma nel 2018 capogruppo della Lega in consiglio regionale la narzolese Gianna Gancia con 78.721 euro; l’ex assessore regionale ambiente, urbanistica, montagna e Protezione civile il professore cuneese Alberto Valmaggia con 75.200 euro; la cuneese Maria Carla Chiapello con 72.316, ritornata a fare la consulente aziendale; e il pentastellatom peveragnese Mauro Campo 61.064 ingegnere in innovazione tecnologica.

Tra gli attuali consiglieri regionali quelli con le dichiarazioni più alte nel 2018 risultano essere il chirurgo di Torino, professore universitario, ex direttore Centro Trapianti di fegato delle Molinette, Mauro Salizzoni con 342.224 euro;  il farmacista torinese e consigliere regionale uscente Mario Giaccone con 240.720 euro; l’avvocato novarese Riccardo Lanzo con 144.902 euro; l’ormai ex consigliere ed ex assessore di Fratelli d’Italia, dopo l’inchiesta sul voto di scambio, di Casale Monferrato, Roberto Rosso con 125.088 euro; il medico vercellese Alessandro Stecco con 113.251. Il governatore uscente Sergio Chiamparino di Moncalieri con 106.849 euro.

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