Cuneo – È proseguito nella mattinata di oggi (mercoledì 20 novembre) in Tribunale il processo a carico di G. M. e M. N., rispettivamente mandatario e accertatore dell’ufficio Siae di Saluzzo, accusati di truffa e abuso di ufficio. Tra 2015 e 2016 avrebbero sanzionato numerosi commercianti del saluzzese, per aver diffuso musica nei loro esercizi commerciali senza aver pagato i diritti Siae. Sanzioni che secondo l’accusa non avrebbero dovuto essere rilevate e il cui fine era intascare provvigioni. La stessa Siae si è costituita parte civile al processo. In alcuni casi l’accertatore sarebbe entrato nei negozi chiedendo a impiegati e commessi se nel locale ci fosse una radio; in caso di risposta positiva chiedeva di accenderla e a quel punto scattava la sanzione se il negozio era privo del regolare pagamento annuale sui diritti Siae. Sono stati ascoltati altri commercianti che effettivamente tenevano la radio accesa nel locale. Un gommista pagò una multa perché aveva la radio accesa nella sala d’attesa.
In base alla metratura del locale l’uomo avrebbe dovuto pagare per 45 mq, mentre nel verbale si parlava di un locale di 70 mq, con conseguente maggiorazione dell’importo. Lui fece presente l’errore, ma all’ufficio di Saluzzo gli fu risposto solamente che l’anno successivo avrebbe pagato meno. Al titolare di un’officina l’accertatore fece pagare la multa anche se la musica era diffusa solo nella zona dove lavoravano i meccanici, non aperta al pubblico. In un altro caso, a un rivenditore di autoveicoli venne detto che il canone per il suo negozio sarebbe stato di 50 euro mentre dovette pagare 150 euro per il 2016. L’udienza proseguirà ad aprile per ascoltare altri 12 commercianti.
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