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Giovedì 18 aprile 2024

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“Posticipare di un mese e mezzo il divieto di abbruciamento”

Per la Regione la restrizione di cinque mesi serve a migliorare la qualità dell'aria, per Coldiretti è troppo lunga e impedisce interventi per le coltivazioni

La Guida - “Posticipare di un mese e mezzo il divieto di abbruciamento”

Cuneo – Da venerdì 1 novembre è in vigore il divieto di abbruciamento di materiale vegetale derivante dalle normali attività agricole e selvicolturali su tutto il territorio regionale fino al 31 marzo al fine di migliorare la qualità dell’aria. A questo proposito la Coldiretti propone di modificare il periodo lungo cinque mesi posticipando l’entrata in vigore del divieto dal 1 novembre al 15 dicembre. In sostanza un mese e mezzo in più. 

“Un arco temporale decisamente troppo ampio – dice Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte – ed ingiustificato che provoca diverse problematiche alle imprese agricole che caratterizzano determinate aree del territorio piemontese, in particolare quelle collinari e montane. Attualmente è troppo ampio e non permette di eseguire interventi volti a mantenere puliti i boschi ed i terreni come, invece, sarebbe necessario, oltre a consentire lo svolgimento di pratiche utili soprattutto per determinati ambiti produttivi quali, ad esempio, la castanicoltura, la viticoltura, la corilicoltura e la frutticoltura”.

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