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Venerdì 19 aprile 2024

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Truffa per 951.000 euro ai danni del Santa Croce

Dopo il fermo del caposala Antonio Iannicelli, è scattato l'arresto di un imprenditore torinese accusato di frode e corruzione di dipendente pubblico

La Guida - Truffa per 951.000 euro ai danni del Santa Croce

Cuneo – Le indagini del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Cuneo relative alla truffa aggravata quasi milionaria ai danni dell’ospedale Santa Croce di Cuneo hanno portato negli scorsi giorni all’esecuzione di una seconda ordinanza di custodia cautelare, ai domiciliari, nei confronti di Luigi Martinelli, imprenditore torinese di 71 anni residente a Vinovo. I dettagli dell’attività investigativa giunta a conclusione di un’importante indagine di polizia giudiziara nel settore del contrasto alle frodi a danno del Servizio sanitario nazionale e della pubblica amministrazione, denominata operazione Titanio e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cuneo Onelio Dodero, sono stati illustrati nell’arco di una conferenza stampa che si è tenuta mercoledì mattina 4 settembre presso il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Cuneo. 

A far scattare le indagini nel 2018 sono state alcune spese ritenute “sospette”, e confermate tali dall’Azienda ospedaliera, in quanto risultate incongruenti e incompatibili con gli interventi operatori effettuati in ospedale. L’attività delittuosa messa in atto da Martinelli, attraverso la corruzione di Antonio Iannicelli, 57 anni residente a Mondovì, referente per la logistica del Bop (Blocco operatorio polifunzionale) già arrestato lo scorso luglio, prevedeva l’acquisto da parte dell’Azienda ospedaliera – totalmente ignara della truffa – di materiale sanitario (fili da sutura e in titanio) e protesi operatorie che venivano fatturate all’ente ma mai consegnate allo stesso. Dalla documentazione sequestrata in sede di perquisizione domiciliare e presso i locali del nosocomio, e dall’analisi dei registri operatori, è emerso che le protesi venivano “scaricate”, attraverso il sistema di gestione del magazzino ospedaliero, su pazienti e relativi interventi che nulla avevano a che fare con quella tipologia di materiale sanitario. 

Ad effettuare l’ordine per conto dell’ospedale Santa Croce, in numero palesemente difforme e sproporzionato rispetto all’effettivo utilizzo in sala operatoria, era il caposala Iannicelli in cambio di circa 6.000 euro all’anno di “compenso” e qualche viaggio di piacere in regalo. Questi e altri dettagli sulla truffa sono stati confessati dallo stesso caposala sottoposto a interrogatorio di garanzia; proprio in quel frangente il 57enne ha chiamato in causa l’imprenditore torinese. Entrambi ora devono rispondere dell’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato  e di corruzione. 

Le indagini delle Fiamme Gialle, ancora in corso, hanno sottoposto a verifica le spese e le bolle di materiale dell’ospedale degli ultimi quattro anni portando ad un ammanco totale di 951.000 euro, con una media di 280.000 euro all’anno di protesi acquistate all’iprenditore ma mai ricevute. Quantificato il danno è ora stata avanzata la proposta di sequestro del profitto di reato.  

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