Boves – Un nuovo lutto colpisce la comunità bovesana. E’ scomparsa nel fine settimana Rita Gribaudo, molto conosciuta sul territorio per aver gestito negli anni ’80 la Famija Bovesana e per l’attività di volontariato prestata presso la parrocchia di San Bartolomeo. A stroncarla, un male incurabile. Nata il 1 gennaio 1949 a Caraglio e residente a Vallera, ha lavorato alla Vestebene. Il 25 aprile 1970, il matrimonio con Attilio Dutto e il trasferimento a Boves. Dall’amore con Dutto sono nate le figlie gemelle Monica e Lorena. Ma il nome di Rita per i bovesani è soprattutto legato alla Famija. L’impegno, la passione per la cucina, la simpatia e la cortesia della Gribaudo hanno ben sintetizzato in quegli anni, lo spirito per cui l”associazione nacque nel lontano giugno 1945, quel “fare comunità” attraverso attività culinarie, ricreative e aggregative. “In quei frangenti – ricorda con commozione il nipote Mattia – la nonna ha potuto coltivare fino a fondo la sua passione per la cucina, in particolare nella realizzazione delle raviole e della pasta fatta in casa. Altra passione era quella per l’orto, il giardino e più in generale per la cura della casa e delle attività domestiche”. L’amore per la famiglia è stata però la vera passione di Rita Gribaudo in particolare verso i nipoti Mattia, Daniel, Christian, Andrea e il pronipote Giacomo. Mettersi al servizio degli altri è stata una delle ragioni di vita della Gribaudo che fino a quando ha potuto, ha collaborato nelle attività parrocchiali. “Bovesana di adozione – conclude Mattia De Santis – sempre presente alla Festa delle Leve,è stata un punto di riferimento per la città. Le piaceva dialogare con le persone e, l’affetto che abbiamo ricevuto in queste ore, non fa altro che confermare quanto fosse ben voluta da tutta la comunità”. Oltre al marito Attilio, Rita Gribaudo lascia le figlie Monica e Lorena, i generi Valter e Gaetano, i nipoti Mattia con Martina e il piccolo Giacomo, Christian, Daniel, Andrea e il fratello Elio. I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio (lunedì 2 settembre) alle 15 nella parrocchiale di San Bartolomeo.
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