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Sabato 20 aprile 2024

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In piazza contro il decreto immigrazione

Per difendere il sistema di accoglienza “Sprar”, che è soggetto al pubblico, funziona bene, genera più sicurezza

La Guida - In piazza contro il decreto immigrazione

Cuneo – “Diritti, non privilegi” è il titolo della manifestazione che si terrà sabato 27 ottobre in tutta Italia compreso Cuneo. Indetta dalla rete nazionale per il diritto di asilo “Europa Asilo” per far sentire la voce dei cittadini contro le proposte del decreto immigrazione e sicurezza voluto dal governo gialloverde Conte e da Salvini a Cuneo vede la partecipazione di Comuni, il primo il Comune di Cuneo capofila del progetto Sprar, cooperative sociali, associazioni e dalle centrali cooperative come Confcooperative e Legacoop. A Cuneo il corteo parte alle 14,30 dal piazzale della stazione per arrivare a piazza Galimberti.

“Le proposte del decreto immigrazione e sicurezza  sono demagogiche e pericolose – scrivono i firmatari cuneesi organizzatori della manifestazione – e per questo chiamiamo a raccolta tutti coloro che si oppongono  a questo tipo di ideologia e che hanno a cuore il futuro della nostra società e della nostra pacifica convivenza civile. Non restiamo inermi e silenziosi davanti allo stravolgimento della convivenza civile, all’annullamento del diritto di asilo, allo smantellamento del sistema pubblico di accoglienza decentrata a favore dei grandi centri di accoglienza”. 

Il riferimento è la difesa del modello Sprar che ha funzionato e sta funzionando grazie anche al controllo serio e alla collaborazione e responsabilità diretta dei Comuni, a differenza del sistema dei Cas.

“Concretamente – continuano gli organizzatori – il decreto andrà a colpire, oltre a chi arriverà d’ora in avanti, chi è già presente nei nostri territori ed ha attivi percorsi di lavoro, inclusione, cura, emersione dal traffico di esseri umani e chi sta uscendo dall’accoglienza con la protezione umanitaria. Tutto ciò determinerà un aumento delle persone prive di tutela sociale; il decreto non prevede infatti altri strumenti con cui governare il fenomeno da parte degli enti locali che, per forza di cose, dovranno farsi carico di queste persone. Ci opponiamo con risolutezza a questa idea di società che contrappone gli italiani agli stranieri, convinti che i problemi dell’Italia siano l’evasione fiscale, la malagestione dei fondi, il dissesto del territorio e il degrado ambientale, la malavita, la mancanza di politiche per il lavoro e per l’integrazione sociale e un sempre maggiore e progressivo smantellamento del welfare”.

Alla manifestazione hanno aderito il Comune di Cuneo come capofila Sprar,  Comune di Alba, Rifugiati in Rete (che comprende le cooperative Fiordaliso, Emmanuele, Momo, Valdocco, Cascina Martello, Consorzio Cis, Orso, Armonia, Insieme A Voi, Alice), Acli, Arci Monviso, Lvia, Cgil, Anolf-Cisl, Associazione Micò, Emmaus, Pastorale Sociale del Lavoro – Giustizia e Pace Diocesi di Cuneo, Caritas, Cuneo per i Beni Comuni, Libera Cuneo e Liberavoce, Spazio Mediazione e Intercultura, Radicali Italiani, Comitato Cuneese Acqua Bene Comune, Comunità di Mambre, Artemigrante Cuneo, Qui e Là Boves, Anpi Cuneo, Liberi e Uguali, Sentieri di Pace, Aifo, Associazione Italiana Amici di Roul Follereau, Rifondazione Comunista Cuneo, Cras, Tavolo delle associazioni cuneese, Mondoqui, Mondovì Casa Comune, Fondazione Nuto Revelli Onlus, Apice, Ariaperta, Orizzonti di Pace, Mai Tardi Amici di Nuto, Compatir Giovane, Gruppo Oltre, Circolo Arci Rosa Luxembourg, Monviso Giovani, Legacoop, Scuola di Pace di Boves, Potere al Popolo Cuneo, Associazione Santos-Milani, Refugees Welcome, Cnac Piemonte, Associazione Bakhita Alba, Agesci Scout di Cuneo,  Pd Cuneo, Caritas Saluzzo, Comunità Papa Giovanni XXIII, Federsolidarietà Cuneo-Confcooperative Piemonte, Insieme…Diamoci una mano Demonte.

 

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