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Mercoledì 24 aprile 2024

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Anas fornisca dati oggettivi e in tempi rapidi sui progetti Tenda Basso e Alto  

Per il ripristino della D6204 della Roya serviranno quattro anni: tempi compatibili con la realizzazione del nuovo tunnel

La Guida - Anas fornisca dati oggettivi e in tempi rapidi sui progetti Tenda Basso e Alto  

Cuneo – “Sollecitate il Governo a valutare la soluzione bassa del traforo del Tenda per non doverci pentire in futuro di una scelta sbagliata che non serve solo alle due valli ma all’Italia” e poi “Abbandonate i colori dei partiti e indossate la maglia Provincia di Cuneo”.
Sono gli appelli che i sindaci dell’Unione Montana Alpi Marittime (Avena, Roccavione; Burzi, Robilante; Dalmasso, Vernante; Riberi, Limone) rivolgono ai parlamentari cuneesi riuniti in video conferenza e, in parte, in presenza al tavolo del consiglio comunale di Limone. Erano presenti con Giorgio Bergesio, Monica Ciaburro, Federico Costamagna (in rappresentanza della ministra Dadone), Flavio Gastaldi, Chiara Gribaudo, Marco Perosino anche il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna, l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi e l’onorevole ligure Flavio Di Muro.
Dopo la Cig del 30 novembre, rivelatasi deludente, e che non ha preso in considerazione l’ipotesi del Tenda basso proposta in un ordine del giorno dell’Unione approvato da diversi  enti locali, gli amministratori locali tornano alla carica e sollecitano il sostegno dei parlamentari. Un impegno trasversale e coeso affinché Anas si attivi in tempi rapidi nel fornire dati concreti per valutare tempi, costi, pro e contro del traforo con ingresso a Panice sottana insieme a quelli della prosecuzione dell’attuale cantiere.
Della soluzione bassa il progetto definitivo c’è già, occorre adeguarlo alle normative, ma è una buona base di partenza, la strada della Valle Roya non raggiugerà il valico prima di quattro anni, tempi compatibili con la realizzazione di un’opera più funzionale di quella in corso e poi ci potrebbero essere le risorse del Recovery Fund.
È la sintesi degli elementi presentati a favore del tunnel a più bassa quota. Per contro la situazione dell’attuale cantiere “alto” è a dir poco problematica. Lo sbocco delle due gallerie è stato stravolto e c’è un grave dissesto del versante. Aspetti che devono essere studiati e che richiedono nuove progettazioni e risorse non irrilevanti.
Per questo l’Unione montana vuole una valutazione della possibilità di realizzare il Tenda basso. Ora e subito, chiedono i sindaci ai parlamentari, che sono sembrati concordi nel seguire la via indicata e che sarà presentata ad Anas, il 15 dicembre, nell’audizione in Commissione ambiente richiesta dall’on. Gribaudo.

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