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Giovedì 28 marzo 2024

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Un pomeriggio tra “I tesori della terra”

La Guida - Un pomeriggio tra “I tesori della terra”

Doppio importante appuntamento organizzato dalla società cooperativa agricola sociale  “I Tesori della terra” nel pomeriggio di venerdì 10 giugno, a Cervasca. Nella Sala consiliare del Comune si è svolto il convegno “La nuova Legge sull’agricoltura sociale e il Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2014-2020 come opportunità di sviluppo del territorio”. Un interessante dibattito, moderato dal giornalista Ezio Bernardi, che ha visto confrontarsi il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, gli onorevoli, Chiara Gribaudo e Mino Taricco, l’assessore regionale all’Ambiente e alla Montagna, Alberto Valmaggia, il consigliere regionale, Paolo Allemano, il presidente della Provincia e sindaco di Cuneo, Federico Borgna, il primo cittadino di Cervasca, Aldo Serale, il consigliere di amministrazione della Fondazione Crc, Michelangelo Pellegrino, il responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, di cui la cooperativa fa parte attraverso il Consorzio “Condividere”, Giovanni Ramonda, la presidente regionale di Coldiretti, Delia Revelli, il presidente di Confcooperative Cuneo, Alessandro Durando, il rappresentante del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino, Claudio Bellino, l’esponente dell’Unione europea delle cooperative, Vittorio Marabotto, il presidente del Gruppo Azione Locale “Tradizione delle Terre Occitane”, Aurelio Blesio,  e per i “Tesori della terra”: il presidente, Maurizio Bergia, il pioniere della cooperativa, Livio Bima, il responsabile del caseificio, Fabrizio Oggero, e il tecnico-progettista, Silvio Re. La cooperativa cuneese è nata nei primi anni Duemila: oggi dà impiego a 19 soci, di cui 5 svantaggiati, e occupa nelle sue varie realtà oltre cinquanta lavoratori. E’ stata tra le prime, in Italia, a credere e a investire nell’agricoltura biologica e in quella sociale attraverso il reinserimento terapeutico, nell’attività produttiva, di persone disagiate. Nel 2013 ha realizzato il progetto innovativo dell’eco-stalla, dove le mucche vivono in condizioni di maggiore benessere rispetto alle strutture tradizionali. Tra le eccellenze sfornate dai “Tesori della terra” proprio il latte che serve ad ottenere lo yogurt e i formaggi raschera, bra tenero e toma piemontese, poi la cura della carne bovina e la coltivazione della frutta e della verdura. Ogni alimento rigorosamente biologico. In tutti gli interventi del convegno è stata sottolineata la grande lungimiranza di quel “sogno” iniziale di Bima che, nel tempo, con coraggio e tanta fatica, è cresciuto e si è consolidato. L’agricoltura sociale dallo scorso anno è normata da una Legge nazionale, approvata dal Parlamento, di cui si stanno attendendo i decreti attuativi: la richiesta degli operatori del settore ai politici è stata quella di fare in fretta per non perdere possibili opportunità. Per l’assessore Valmaggia “L’agricoltura sociale deve produrre reddito, creare posti di lavoro e avere una funzione ambientale. Come Regione lavoreremo a una Legge che, tenendo conto delle indicazioni di quella nazionale, dia maggiore dignità a chi già lavora nel settore. In questo ambito le risorse del Psr possono essere di aiuto per migliorare l’impegno quotidiano delle aziende”. Olivero ha ricordato come la cooperativa sia un punto di forza dal punto di vista sociale, ma, anche e soprattutto, a livello imprenditoriale nella logica dell’innovazione, delle produzioni di qualità e della sostenibilità. Aggiungendo: “Le istituzioni devono mettervi a disposizione gli strumenti per operare meglio. La Legge approvata lo scorso anno va in questa direzione, però chiama il mondo agricolo alla sua responsabilità sociale e a un cambiamento di mentalità. Assumendosi i rischi economici di impresa, ma mettendosi al servizio della comunità. Nell’interesse di tutti. Perché il comparto agricolo non accetta più di essere un comparto di assistiti”.D’accordo Delia Revelli: “Questa cooperativa è l’esempio concreto di come l’agricoltura sia  sempre di più un modello a sostegno dell’intera società”.  IL VIAGGIO NELLA COOPERATIVATerminato il convegno, autorità e cittadini si sono trasferiti nell’azienda agricola della cooperativa, nella frazione San Bernardo di Cervasca, per visitare i terreni e le strutture di produzione e dove, il vescovo di Cuneo e Fossano, mons. Piero Delbosco, ha inaugurato le nuove aree esterne dei “Tesori della terra”. Erano anche presenti la senatrice Patrizia Manassero e il presidente del Consorzio Socio-assistenziale del Cuneese, Eraldo Racca. Durante il pomeriggio, famiglie e gruppi di persone hanno potuto conoscere in modo più approfondito l’importante realtà cuneese attraverso percorsi guidati alla Fattoria didattica, all’eco-stalla e al maneggio. La serata si è conclusa con la degustazione dei prodotti bio della cooperativa e le performance musicali della TuttoEsauritoBand del Centro Diurno di San Rocco e della MaiScoppiatiBand (Centro Diurno Castello di Caraglio e Laboratorio Agricolo Cervasca) della cooperativa “Il Ramo”. Una bella iniziativa che ha permesso di apprezzare un’azienda in cui sviluppo, economia e solidarietà coesistono: anzi rappresentano una perla preziosa di arricchimento sociale e culturale per tutti. Lavorando bene, lavorando insieme.

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