Trinità – “Sono stati tre giorni intensi ed emozionanti dove i petralesi ci hanno accolto con grande calore unendosi a noi e considerandoci come una vera famiglia” Così si esprime il sindaco Ernesta Zucco di ritorno dal recente viaggio di tre giorni 23, 24 e 25 aprile a Petralia Sottana, città gemellata con Trinità in cui si è recata insieme al vicesindaco Simone Gerbaudo e all’assessore Giovenale Dotta. Il patto con il Comune siciliano, è stato sancito il 23 luglio scorso, in occasione della ricorrenza della “Brusatà”. A legare i due paesi è stata la figura di Calogero Bracco, simbolo della partecipazione alla guerra partigiana, ricordato con l’incisione del suo nome sulla lapide di piazza Colombo ma anche in quella della natia Petralia Sottana. Il giovane, morto il 9 aprile del 1945 all’età di 26 anni si trovava a Trinità per il servizio militare e non avendo aderito alla Repubblica di Salò si arruolò nelle forze partigiane. Qui fu catturato e ucciso tra atroci sofferenze. Incatenato ad una macchina venne trascinato per tutto il paese senza che nessuno potesse portargli aiuto, coprendo le sue grida di dolore con musica assordante. Morì nella palestra, ora biblioteca, confortato dal vice parroco don Bellisio. Alle cerimonie organizzate a Petralia, erano presenti la sorella, i tre nipoti, un figlio del fratello Calogero (che porta lo stesso nome essendo nato quattro mesi dopo la sua morte ed ancora oggi in vita). “Sono state partorite molte idee – continua la Zucco – che insieme cercheremo di portarli a compimento. Con il gemellaggio fra i due paesi, si corona un lungo percorso che si spera possa rendere onore al sacrificio di un ragazzo che con il suo esempio ha contribuito alla nostra libertà”.