I sindaci di 28 Comuni sulla questione profughi

Carrù – I sindaci dei 28 Comuni del Cssm, il Consorzio socio assistenziale del monregalese,  di cui il sindaco di Farigliano Mirco Spinardi è il presidente dell’assemblea, non ci stanno più e per questo hanno sottoscritto un documento consegnato al prefetto.  L’occasione è stata una riunione concordata per porre fine alle richieste di accoglienza tenendo conto dei limiti del territorio e dei numeri presenti e non solo delle disponibilità date da strutture alberghiere e cooperative.  A tutto questo, si va ad affiancare la proposta da parte dei primi cittadini, i quali chiedono di farsi essi stessi promotori di progetti di accoglienza da presentare in Prefettura in maniera tale da non venire costantemente bypassati quando si tratta di nuovi arrivi.  L’idea, partita dalla Caritas, è quella di avviare in sinergia con lo stesso Cssm la realizzazione di almeno uno Sprar (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati) con soggetto attuatore un ente pubblico con criteri diversi dai Cas (Centri di Accoglienza straordinari) oggi presenti sul territorio e affidati o gestiti da cooperative o da privati. L’intenzione è quella di mettere a disposizione i locali della canonica di Vicoforte. Tutto ciò perché, nonostante le tante parole, molti sindaci non hanno visto realizzati i progetti di integrazione nei loro paesi temendo che fra le molte cooperative e associazioni presenti si utilizzi l’accoglienza come business. La richiesta per evidenti motivazioni burocratiche non può essere accolta completamente ma pone le basi per un progetto futuro più coordinato, il Prefetto ha rassicurato che si “guarderà” in altre aree dove il numero di accolti è inferiore lasciando da parte i Comuni del Monregalese già interessati dai nuovi arrivi. Profughi nel monregalese ad oggi se ne contano più di mille ospitati sul territorio comprendente 66.000 abitanti ubicati da Dogliani alle Frabose. Si tratta di grossi numeri che toccano il picco se si pensa nel particolare a Mondovì e alle Frabose con quasi 120 rifugiati o Lurisia con una sessantina. L’accoglienza ha interessato anche San Michele di Mondovì, Niella, Torre Pamparato, Magliano Alpi, Bastia, Carrù, Farigliano e Murazzano.