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Venerdì 29 marzo 2024

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Gli insegnanti e il pasticcio delle nomine

La Guida - Gli insegnanti e il pasticcio delle nomine

Gentile redazione,   Siamo un gruppo di insegnanti piemontesi, da questa mattina ostaggio dell’Usr (Ufficio Scolastico Regionale) di Torino presso il liceo Cattaneo in via Sostegno 41, per le nomine delle classi di concorso AD04 (lettere – scuola secondaria di primo e secondo grado) e A11 (latino). Il 9 settembre scorso è arrivata una mail dall’Usr in cui i primi 225 insegnanti in graduatoria sono stati convocati in questa sede per le immissioni in ruolo. Quel giorno le graduatorie di merito non erano ancora state rese note, quindi fino a ieri pomeriggio (lunedì 12 settembre) non si sapeva ancora chi si sarebbe dovuto presentare e chi no. Le graduatorie sono state rese note appunto ieri. Intere famiglie hanno dovuto quindi organizzarsi in meno di 24 ore per attraversare la regione e portarsi a Torino: padri e madri con figli piccoli, problemi di salute, difficoltà negli spostamenti. Tutto questo per arrivare nel Capoluogo senza la certezza di essere nominati: le graduatorie, infatti, erano sbagliate. Il cosiddetto “concorsone” è partito tardi e gli orali si sono conclusi lunedì 5 (A11) e sabato 3 settembre (AD04). I calcoli dei punteggi sono stati frettolosi ed in molti casi errati perché c’era una scadenza da rispettare: per il Ministero le immissioni in ruolo devono avvenire entro il 15 settembre. Questa mattina gli insegnanti intervenuti, dopo aver rettificato ognuno la propria situazione, hanno chiesto che le graduatorie venissero riviste prima di procedere alle nomine, appello tanto ascoltato quanto inutile. Il nuovo elenco degli aventi diritto è apparso nel primo pomeriggio ancora carico di errori, ma l’Ufficio Scolastico regionale sta procedendo ugualmente alle nomine. Senza aver bisogno della palla di cristallo, possiamo predire il futuro: l’Usr verrà presto sommerso di ricorsi, per l’ennesima volta verranno ricalcolati i punteggi, alcuni insegnanti che oggi hanno avuto il posto potrebbero perderlo. Sarebbe bastato chiedere una proroga al Ministero per evitare quello che abbiamo visto oggi: persone in lacrime, accalcate e spaventate, nervosismo sfociato in rissa. Tutto questo era già successo durante le nomine della classe di concorso di matematica. Quante volte dovrà ancora accadere prima che il Ministero apra gli occhi e capisca che è tutto sbagliato? Prima che si comprenda che non si può trattare come bestiame una categoria di persone che sta per salire in cattedra ed insegnare ai nostri figli a muoversi nella vita? Come possiamo pretendere rispetto dai nostri alunni, quando per primo lo Stato in cui viviamo ci riduce a suoi schiavi? Siamo immensamente affranti. Sappiamo che entro qualche giorno tutto si risolverà ed entro qualche mese la situazione si sarà calmata, ma ci rendiamo anche conto che non è giusto che i nostri concittadini siano all’oscuro di tutto.  Alcuni insegnanti delle classi di concorso A11 e AD04

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