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Venerdì 19 aprile 2024

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Aumenta lo stipendio del presidente della Fondazione Crc

La Guida - Aumenta lo stipendio del presidente della Fondazione Crc

Cuneo – Il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Crc, cambia i propri compensi e aumenta lo stipendio del presidente. Il cda guidato da Giandomenico Genta ha fatto salire a 110 mila euro il compenso annuale, dai 90 mila del presidente precedente. 60 mila euro guadagneranno i due vice presidenti e 50 mila i consiglieri di amministrazione. Il costo totale degli organi di gestione non aumenta anche perché scendono i compensi dei 23 consiglieri generali a 6 mila euro l’anno. Il cda non avrà né gettoni né altri benefit. Ma diminuiscono anche gli impegni perché saranno meno i consigli, solo quattro i generali con 500 euro di gettone a seduta.  Secondo quanto dichiarato dalla Fondazione il compenso del presidente è inferiore ai limiti previsti dall’accordo Acri-Mef ma intanto è più di prima. La scelta è stata criticata da quattro consiglieri generali (Antonio Degiacomi, Giovanni Longo, Donatella Croce ed Enrico Collidà) che hanno votato contro la scelta dell’aumento dopo una lunga discussione. Riportiamo di seguito i due comunicati stampa relativi all’aumento, quello ufficiale della Fondazione e quello dei quattro consiglieri “dissidenti”. A confronto, le due grandi realtà delle Fondazioni piemontesi Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt, diretti da Francesco Profumo e Antonio Marocco, dichiarano nel bilancio come compensi dei presidenti 70 mila per la Compagnia e 189 mila per la Crt. Le più piccole Fondazioni delle Casse di Risparmio provinciali hanno come compensi: la Cr Fossano 60 mila euro, Cr Saluzzo 34 mila, la Cr Bra 83 mila in totale per tutti e cinque i componenti del cda, e la Cr Savigliano dal 2014 ha azzerato sia i compensi che i gettoni.Intanto ha fatto visita a Cuneo Victor Massiah, il consigliere delegato di Ubi Banca che ha incontrato gli organi della Fondazione Crc, per presentare le prospettive del gruppo Ubi, di cui la Fondazione è oggi primo azionista con il 5,9% della partecipazione.Il comunicato della Fondazione Il Consiglio Generale della Fondazione CRC ha deliberato, nell’ultima riunione, i compensi che saranno riconosciuti ai propri Organi per il mandato in corso. Le modifiche introdotte produrranno un risparmio sul costo totale degli Organi. Per quanto riguarda il Consiglio di Amministrazione, i compensi sono stati rimodulati secondo due criteri: ridurre i costi e avvicinarsi alla media nazionale nel rapporto tra il compenso del Presidente e quello dei Consiglieri. Il compenso annuo riconosciuto al Presidente è di 110 mila euro, quello dei due Vice Presidenti di 60 mila euro e quello dei Consiglieri di 50 mila euro, non sono inoltre previsti gettoni di presenza né altri benefit. Il costo del Consiglio di Amministrazione è dunque in riduzione rispetto al precedente mandato. L’indennità annua riconosciuta ai componenti del Consiglio Generale (indennità parametrata alla partecipazione a ciascuna riunione del Consiglio e delle Commissioni) è scesa a 6.000 euro. I gettoni di presenza saranno di 500 euro per i quattro Consigli Generali annuali che prevedono una giornata intera di lavoro e di 250 euro per ulteriori riunioni del Consiglio e delle Commissioni. I compensi complessivi sono ampiamente al di sotto dei limiti previsti dall’Accordo Acri-Mef di aprile 2015.La Fondazione Crc rende noti pubblicamente questi dati nell’ottica di garantire la massima trasparenza sul proprio operato.Il comunicato dei quattro che hanno votato contro Siamo un gruppo di consiglieri che hanno votato contro, o non partecipato, alla delibera in cui venivano aumentati i compensi del Presidente (+ 20%)e del Consiglio Generale e tagliati in minima parte quelli del Consiglio di Amministrazione. Prima della votazione c’è stato un dibattito in cui nei nostri interventi abbiamo sottolineato che il voto contrario era dettato da queste motivazioni: nell’attuale situazione economico-sociale, con una crisi che si protrae da anni e che non è ancora completamente superata, con la Fondazione che avrà sempre più difficoltà a mantenere i livelli attuali di erogazioni a causa del minore rendimento del capitale, pensare di aumentare i compensi mantenendo il costo degli organi statutari sopra il 1.000.000 di euro ci sembra  uno schiaffo morale a tutti i cittadini della provincia che dalla Fondazione si aspettano un aiuto concreto per i propri territori e non spreco a favore di pochi. La seconda motivazione era coerente con il programma del candidato Presidente Degiacomi, che avevamo sottoscritto, e che aveva tra i suoi punti principali la riduzione in modo sensibile della remunerazione degli organi. Dopo il dibattito il Presidente ha chiesto che il compenso fosse abbassato da 120.000 €, come ipotizzato in un primo momento, a 110.000€ e il Consiglio Generale ha accolto la proposta di un suo consigliere di abbassare da 6.500€ a 6.000€ il compenso per i consiglieri generali. Al momento della votazione hanno votato contro alla delibera 4 consiglieri e 1 si è astenuto.  Praticamente un quarto del consiglio ha dato parere negativo a questi aumenti.Leggiamo anche sul comunicato stampa che questo aumento era per avvicinare i compensi alla media nazionale Acri-Mef. Recentemente però abbiamo appreso dai giornali che Presidenti di Fondazioni piemontesi hanno retribuzioni molto inferiori gestendo Fondazioni molto più grandi.I consiglieri Longo, Degiacomi, Croce, Collidà (assente al momento del voto)

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