Limone – Un’improvvisa fuori uscita di acqua, la scorsa settimana, ha fermato gli scavi del Tenda bis in Francia. Le carniole in cui si stava operando sono state fluidificate dall’infiltrazione e hanno fatto arretrare il cantiere di 30 metri. Da una parete sono “scivolati” (tecnicamente sfornellati) 1500 metri cubi di terra e sabbia provocando una colata nel tunnel. Nella zona erano stati eseguiti dei dreni dal vecchio Tenda perché la presenza di acqua in quel punto era nota. L’intervento non è stato inutile perché probabilmente ha limitato le conseguenze dell’imprevisto, ma non è stato sufficiente a intercettare completamente la falda presente. Nessun danno alle macchine e alle attrezzature però l’evento inatteso causa la perdita di tempo prezioso nell’esecuzione dell’opera. L’impresa dopo l’incidente si è subito messa al lavoro asportando il materiale sabbioso-limoso e recuperando l’avanzamento perduto allestendo campi da 9 metri per ritornare sul fronte, fortunatamente rimasto stabile, a quota 250 metri. Quando sarà ristabilita la situazione precedente alla frana, per una cinquantina di metri lo scavo proseguirà con una sezione tronco conica e non più circolare. La modalità prevista dal progetto esecutivo è più lenta, ma adatta ad affrontare situazioni delicate come questa. Superato il tratto instabile s’incontreranno rocce che permetteranno l’impiego di esplosivo accelerando l’avanzamento dei lavori.Sul lato italiano, il tunnel ha superato la profondità dei 270 metri. Il ritmo di avanzamento non troppo elevato è per la tipologia del materiale presente che è molto fratturato e richiede importanti lavori di consolidamento.