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Sabato 20 aprile 2024

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Centallo, deceduto anche il secondo ragazzino

La Guida - Centallo, deceduto anche il secondo ragazzino

Centallo – Si aggiunge sconcerto allo sconcerto per quanto avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì nel paese, con il tragico decesso di un adolescente (Sogey Beye, 13 anni, di origine senegalese) e oggi anche di un secondo ragazzino (Sandou Cherif, 10 anni, di origine ivoriana), coinvolto in condizioni disperate e trasportato a Torino, dove è deceduto dopo un giorno e mezzo di coma. I due stavano recuperando un pallone finito nel cortile di un’abitazione privata, vicino al campo di gioco, ma sono annegati nella piscina (qui la cronaca dell’accaduto). Una notizia che ha sconvolto il paese, dalla popolazione si è voluto esprimere vicinanza a quanti sono rimasti colpiti da questa tragica fatalità: venerdì sera si è pregato sotto il portico del "Movi", in un momento di raccoglimento insieme alle comunità senegalese e ivoriana, in ricordo dell’incidente. Intanto sono ancora in corso le indagini per far luce sulle dinamiche del tragico incidente. La dinamica della tragedia Secondo quanto ricostruito, il primo ragazzo deceduto era un senegalese di 13 anni, mentre l’ivoriano di 10 anni era stato trasferito in elisoccorso prima a Cuneo, poi nella serata di giovedì a Torino. I due facevano parte di un gruppo di ragazzi di origini africane che stava giocando a pallone nel campo sportivo del “Movi”, l’oratorio parrocchiale che spesso ospita partite spontanee: dopo che il pallone è finito oltre la siepe nella piscina della villetta adiacente, hanno cercato di recuperarlo. Una volta dentro il giardino, due ragazzi sono entrati in acqua e lì sono annegati, perdendo i sensi (forse anche a causa di un malore o di una congestione). Sono seguiti attimi di terrore, dovuti anche alla convinzione degli altri compagni di gioco che si trattasse soltanto di uno scherzo. I soccorsi, allertati prontamente dai padroni di casa, sono intervenuti nel più breve tempo possibile: i volontari del 118 hanno cercato per quasi un’ora di rianimare il ragazzo di 13 anni, ma alla fine non c’è stato nulla da fare. L’altro ragazzino è stato portato in ospedale, in condizioni disperate, e poi è deceduto. Sconcertata la popolazione, che ha seguito le vicende con partecipazione e angoscia: sono accorsi sul luogo e sono stati vicini alle due famiglie anche il sindaco Giuseppe Chiavassa e i rappresentanti di maggioranza e opposizione (era stato anche interrotto il consiglio comunale appena si è diffusa la notizia della tragedia). Nelle ore della tragedia, giovedì, profondo sgomento e concitazione anche nella comunità locale di origini africane, accorsa in massa nei pressi dell’abitazione. Purtroppo hanno assistito all’orrore di quei momenti anche i bambini dell’Estate Bimbi del “Movi”, che è stata immediatamente interrotta per lasciare spazio ai soccorsi. La testimonianza di un soccorritore, la vicinanza di Comune, Radio Centallo e istituto scolastico Ecco alcune testimonianze ed espressioni di cordoglio raccolte subito dopo la tragedia. “Mentre i soccorritori praticavano il massaggio cardiaco – racconta uno degli intervenuti – non riuscivo a staccare gli occhi di dosso dal ragazzo, sembrava soltanto addormentato. Continuavo a pensare: ora si riprende, si alza e torna a giocare con gli amici. Morire in questo modo e a quell’età è davvero atroce”. “È una terribile disgrazia – commentano il sindaco Giuseppe Chiavassa e il vicesindaco Antonio Panero – che si è abbattuta su famiglie centallesi lasciandoci tutti attoniti. Come amministrazione comunale ci uniamo ai cittadini nel trasmettere la nostra più profonda solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite dalla tragedia”. La community virtuale “Radio Centallo” ha oscurato in segno di lutto la copertina del gruppo Facebook, aggiungendo una breve dedica alla giovane vittima: “Volevi soltanto giocare. Riposa in pace”.La vittima era un alunno dell’Istituto comprensivo centallese. Commenta il dirigente scolastico, Davide Martini: “Ho appreso la notizia in serata da un’insegnante, e ho provato un profondo dolore. Per quanto umanamente possibile, io e gli insegnanti siamo vicini alla famiglia della vittima, e all’intera comunità senegalese di Centallo. Il ragazzo era arrivato in paese all’inizio dello scorso anno: aveva frequentato una parte dell’anno in quinta elementare, e quest’anno aveva appena portato a termine anche la prima media con risultati positivi, anche tenuto conto del suo percorso di progressiva alfabetizzazione. Fa molto male pensare al sogno spezzato di questa famiglia, che era giunta in Italia per cercare un futuro migliore anche per il proprio figlio”.

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