Cuneo – L’estate caldissima ha lasciato il segno sul mondo vegetale: il verde cittadino e i boschi in montagna sono fortemente ingialliti, la carenza di acqua sta modificando anche i panorami. La vegetazione ha dovuto fare i conti non solo con la siccità, ma anche con altri problemi per la salute delle piante, tra cui la diffusione di piccoli eserciti di bruchi voraci: la processionaria (del pino e della quercia, con i rischi per la salute umana e animale dovuta a peli urticanti che possono dare problemi anche gravi a pelle e vie aeree) e l’ifantria cunea, che non presenta rischi ma cerca di raggiungere le abitazioni per “svernare”. Il risultato è un panorama diverso dal solito: alberi meno vigorosi e foglie secche che cadono prima del tempo, verde urbano “meno verde” (nella foto, un tratto di corso Giovanni XXIII a Cuneo) e boschi che cambiano volto in montagna. Una situazione dovuta al meteo anomalo e ai suoi mutamenti, che richiedono interventi specializzati e competenti da parte dei “professionisti del verde”.Servizio su La Guida di giovedì 14 settembre, disponibile in versione cartacea e digitale